LOCRIDE – RIAPRIRE L’OSPEDALE DI SIDERNO , CI SONO LE CONDIZIONI

Aristide Bava
SIDERNO – “Credere oggi di essere fuori dall’emergenza sanitaria, sarebbe un tragico errore”. Antonella Avellis, avvocato sidernese per professione e politica per passione con trascorsi di consigliere comunale riassume in questa frase il suo pensiero che è anche quello di molti cittadini , Facendo riferimento anche all’allarme lanciato dal Rettore dell’Università della Magna Graecia di Catanzaro, De Sarro, circa la necessità di isolare immediatamente i casi Covid, dal resto dell’attività assistenziale ed ospedaliera del Policlinico di Catanzaro Antonella Avellis torna sulla necessità di riaprire l’ Ospedale di Siderno e afferma che “Per cercare di affrontare l’attuale emergenza sanitaria che, finora ci ha solo sfiorato, è stato chiesto da più parti, alla presidente Santelli e al management regionale della sanità calabra, proprio alla luce di quanto sostenuto con forza dalla comunità scientifica, circa la necessità di differenziare i percorsi ospedalieri e di cura dei pazienti contagiati dal covid19, di prendere quanto meno in considerazione la possibilità di utilizzare i locali dell’ospedale di Siderno, come punto Covid, o come struttura sanitaria dove ricoverare quei pazienti che necessitano di ospedalizzazione con interventi di medicina di media intensità”. Ricorda poi che “Per agevolare e capire la fattibilità concreta della proposta è stato effettuato, circa un mese fa, un sopralluogo ad opera di generosi tecnici, per verificare lo stato attuale dei luoghi. La struttura avrebbe bisogno di qualche intervento di ripristino, poiché circa un anno dopo il collaudo dell’ultimo piano, in cui avrebbe dovuto insediarsi l’Hospice, l’Asp di R.C. ha deciso di non rinnovare il contratto alla società che, svolgeva il servizio di vigilanza notturna, consentendo in tal modo l’accesso indisturbato a malavitosi che hanno asportato il rame e posto in essere atti vandalici”. Gli interventi da fare, però, non sarebbero eccessivamente impegnativi in termini economici e di tempo. In effetti è strano che la proposta non sia stata ancora presa seriamente in considerazione visto che anche il mondo politico della locride, e in particolare il consigliere regionale Giacomo Crinò, hanno chiesto alla presidente Santelli di utilizzare la struttura sidernese come punto covid, o come struttura sanitaria dedicata a quei pazienti che pur necessitando di ricovero non hanno bisogno di interventi medici importanti. Una considerazione che è stata fatta anche da autorevoli medici dello stesso ospedale di Locri e dal mondo dell’associazionismo oltre che da un gruppo composto da personale medico e paramedico, per lo più in pensione che pur offrendo la propria disponibilità ha trovato scarso ascolto da parte del mondo politico. Non sarebbe opportuno pensare seriamente a questa possibilità , anche in vista delle problematiche che si accompagneranno a questo delicato momento in vista dell’immediato futuro e delle esigenze sanitarie che inevitabilmente ci saranno sul territorio ?
nella foto
la struttura dell’ex ospedale di Siderno