Aristide Bava
SIDERNO – Ancora una pesante protesta del Coordinatore provinciale Slai Cobas, Nazzareno Piperno, per segnalare la “situazione degradata” da lui trovata nei cantieri della provincia di Reggio Calabria dove opera Locride Ambiente con i lavoratori che ancora accreditano le loro spettanze. . Segnalate una serie di inadempienze Piperno afferma che non esiste da parte dell’azienda “Nessuna apertura al dialogo anzi inasprimento dei comportamenti e delle vessazioni nei confronti di quei lavoratori che avevano deciso di alzare la testa e rivendicare, dopo anni di silenzio, i propri diritti”. Da qui la decisione del sindacato di “.Agire con tutti mezzi a nostra disposizione previsti dalla legge e dall’ordinamento per tentare se non altro di recuperare un po’ di diritti a chi questi diritti pensava averli perduti”” . Una battaglia dura – si afferma nel comunicato – che è oggi lungi dal terminare ed in cui, al di là delle rinvendicazioni di volta in volta avanzate, l’obiettivo era ed è quello di far comprendere ad un’azienda, evidentemente riottosa a farlo, che si deve rassegnare a non farla più da padrone ma che, volente e nolente, deve riconoscere il ruolo che spetta di diritto al sindacato e a coloro che il sindacato rappresenta: i lavoratori”. Nella nota si rivendica che malgrado tutto ” qualche risultato comincia a prodursi grazie anche all’opera di sensibilizzazione compiuta presso le varie Amministrazioni pubbliche/stazioni appaltanti che, di fronte al pericolo di un loro coinvolgimento diretto, hanno cominciato a capire che il vento era cambiato e che ci si doveva rimboccare le maniche. E’ il caso del Comune di Grotteria dove, grazie anche all’operato di un Commissariro prefettizio illuminato ed evidentemente a conoscenza dei meccanismi normativi attivati dal sindacato, l’arretrato nei pagamenti è sul punto di essere smaltito. O come il caso di Marina di Gioiosa dove il medesimo meccanismo, sia pur un po’ a singhiozzo e con molta fatica, si è messo in movimento è vero senza portare ad oggi ancora a nessun risultato concreto che, tuttavia confidiamo possa esserci prima di Natale”. Ma propio in vista del Natale Piperno scrive che “avvicinandosi la festività non possiamo non calcare la mano su quello che sta succedendo presso altri Comuni, dove i risultati non sono ancora quelli auspicati e auspicabili e che ci costringeranno di qui a poco – per dimostrare che le nostre non sono parole ma fatti che la legge ci consente di mettere in pratica a danno delle amministrazioni stesse che si vedranno poi costrette a pagare spese di tasca propria – ad intraprendere le relative iniziative giudiziarie per le quali abbiamo già dato mandato ai nostri legali. Ci riferiamo – dice la nota – al Comune di Siderno dove a tutt’oggi i lavoratori accreditano due stipendi più la tredicesima in via di maturazione e soprattutto al Comune di Motta San Giovanni dove i nostri assistiti accreditano ancora non meno di 6/7 mernsilità alcune delle quali risalenti addirittura al 2017!” Poi si afferma che i lavoratori “non chiedono altro che di essere pagati dopo aver lavorato e dover elemosinare i propri soldi è cosa che, crediamo, dovrebbe disturbare la coscienza del gruppo dirigente di un’azienda che finora di coscienza ha dimostrato di averne ben poca.”- Nella parte finale del comunicato Piperno scrive ” Attendiamo qualche segnale concreto per finire bene l’anno vecchio e iniziare quello nuovo in un clima diverso; un po’ come una prova tecnica di un dialogo futuro che non siamo mai stati noi a non volere. In caso contrario crediamo che l’unica sarebbe rimuovere in blocco l’intero gruppo dirigente aziendale, evidentemente non meritevole di ricoprire il posto che attualmente occupa. E se, poi, nessun segnale dovesse provenire neanche dalla parte pubblica dell’azienda, allora vorrebbe dire che anche questo gruppo dirigente – nominato direttamente da Sindaci e Amministratori pubblici – ricopre indegnamente il posto affidatogli venendo meno, in silenzio e per omissione, ai valori fondamentali di legalità e rispetto della dignità umana che dovrebbero contraddistinguere l’operato di ogni rappresentante pubblico”.