Aristide Bava
SIDERNO – ” Acqua per tutti” è il tema scelto per la giornata mondiale dell’acqua 2019. dall’ Assemblea Generale delle Nazioni Unite 27 anni istituendo questa ricorrenza per il 22 marzo. Nella Locride sarà l’ Osservatorio ambientale Diritto alla vita a puntare i riflettori sul prezioso elemento anche perchè L’Osservatorio , come è noto, da anni si occupa di porre all’attenzione dei cittadini e degli enti oltre che degli organismi preposti all’organizzazione sociale il problema delle risorse naturali e tra queste prioritariamente l’acqua. Quest’anno sarà solennizzata la ricorrenza della Giornata Mondiale dell’acqua con una manifestazione che si svolgerà a Siderno nell’aula magna dell’istituto Superiore Marconi e che prevede interventi del Prof. Giuseppe Bombino docente UniRC e ricercatore di idronomia, dell’Ing. Fabio Scionti, consigliere metropolitano con delega al demanio oltre che ingegnere idraulico, del Dott. Salvatore Procopio fisico del dipartimento provinciale ArpaCal di Catanzaro con , a seguire , una testimonianza di Padre Ampelio, missionario Comboniano in Africa. La conclusione dei lavori agli artisti Manuela Cricelli e Peppe Platani. Nell’annunciare l’importante convegno, il presidente dell’ Osservatorio, ha voluto ricordare con una apposita nota il notevole impegno dell’associazione negli anni passati. Si è partiti dal dato preoccupante che vede oltre il 50% dei calabresi non avere fiducia nell’acqua pubblica per mettere in atto una serie di iniziative per sviscerare il problema su basi empiriche invece che sui luoghi comuni o addirittura sulle leggende metropolitane. Di concerto con Sorical e ArpaCal , sono state messe in atto una serie di monitoraggi sull’acqua partendo dalle analisi radiometriche. La radioattività nell’acqua è il male più temuto in quanto le falde sono quelle che per prime possono essere contaminate in presenza di elementi inquinanti di tale natura. Per capirci, rifiuti tossici industriali e non eventualmente sotterrati nei nostri territori. E’ chiaro che se le nostre acque avessero avuto tracce di radioattività ogni altro accertamento sarebbe stato inutile. Invece le analisi, che all’epoca l’ArpaCal non aveva gli strumenti per effettuare, commissionate ad un laboratorio privato hanno evidenziato la totale assenza di radioattività. I costi sono stati sostenuti da erogazioni liberali e dalle quote versate dalle associazioni aderenti all’Osservatorio. Questo dato ha incoraggiato l’ Osservatorio ad effettuare un secondo step per i metalli pesanti ed anche questi sono risultati assenti o nei limiti di legge. Da qui una campagna di promozione dell’acqua pubblica cercando di scoraggiare l’acquisto di acque imbottigliate in plastica che arrivano da migliaia di chilometri di distanze e che nel migliore dei casi sono meno buone della nostra acqua di rubinetto. Poi – dice ancora Arturo Rocca – “Abbiamo un applicativo, https://acquapotabile.crowdmap.com/, che può essere consultato per avere informazioni relativamente alle acque erogate dai comuni che hanno sottoscritto un protocollo d’intesa e s’impegnano ad effettuare periodicamente le analisi. La nostra opera di sensibilizzazione avviene in ogni occasione e alle nostre iniziative portiamo acqua di sorgente in bottiglie di vetro”
nella foto “osservatorio ambientale” – Arturo Rocca, il primo da destra con un gruppo di compenti dell’ Osservatorio ambientale