LOCRIDE – L’OSPEDALE DI SIDERNO E’ UNA NECESSITA’ DEL TERRITORIO

Aristide Bava
SIDERNO – “E’ un segnale molto importante per l’intero territorio. Questo Ospedale rappresenta il simbolo della sanità della Locride ed è funzionale anche all’ Ospedale di Locri”. Il sindaco di Locri Giovanni Calabrese da ieri anche rappresentante dei sindaci in seno all’ Asp di Reggio Calabria, domenica mattina era in prima linea nel Sit In organizzato per la quarta settimana consecutiva presso l’ ex Ospedale. Una manifestazione che si è notevolmente allargata. Al Sit In proposto dal comitato organizzatore spontaneo davanti all’ex Ospedale di Siderno hanno partecipato, infatti, anche numerosi cittadini arrivati da Comuni vicini a conferma che la rivendicazione è dell’intero territorio della Locride e non già solamente del Comune di Siderno che si è visto privare dieci anni addietro di un Ospedale allora perfettamente funzionante. Ciò con la promessa, appunto, della realizzazione di una Casa della salute. Una struttura sanitaria finanziata sette anni addietro con 9.760.000 euro ma rimasta ancora sulla carta malgrado la firma di due convenzioni tra Regione, Asp e amministrazione comunale. Questa volta a supportare la manifestazione c’erano anche i rappresentanti dei sindaci della Locride, appunto con Giovanni Calabrese, fortemente convinto – come ha dichiarato – che l’attivazione della Casa della salute sarebbe un toccasana anche per la necessaria qualificazione dello stesso Ospedale di Locri nell’ottica di un complessivo discorso sanitario dell’intero territorio della Locride.”Dopo tante chiacchiere – ha detto Calabrese- e tante promesse per questo territorio, siamo ancora ad un nulla di fatto. L’iter raccontato dall’ ex D.S Pasquale Mesiti sui gravi ritardi dell’attivazione della Casa della salute di Siderno la dice lunga sull’attenzione che esiste per il territorio. Solleveremo il problema in seno all’ Asp. Se malauguratamente il virus dovesse “scoppiare” anche qui da noi pagheremo le gravi conseguenze di questo grave ritardo. Bisogna invertire la rotta e bisogna capire perchè non sono stati utilizzati circa dieci milioni per l’ Ospedale di Siderno e circa 15 milioni per l’ Ospedale di Locri”. Calabrese non si smentisce. E’ un fiume in piena. A lui fa eco Aldo Canturi sindaco di Bianco che lancia la sua proposta ( da non sottovalutare…)” La battaglia per Siderno è una battaglia dell’intero territorio e noi dobbiamo chiedere alla Regione anche la creazione di una azienda ospedaliera autonoma che comprenda Locri Siderno e Polistena.E’ l’unico modo per dare a questa parte della provincia reggina una sanità degna di questo nome”. Sasà Albanese e Francesco Martino questa volta sono soddisfatti delle presenze che sono diventate più numerose. ” Continueremo ad oltranza – dicono all’unisono – ; adesso è tempo di passare anche alla seconda fase, quella degli incontri con i rappresentanti istituzionali. Ci sono troppe cose da chiarire e non si può tollerare che questa struttura rimanga ancora chiusa con le grosse necessità sanitarie che esistono”. Anna Romeo, ex vicesindaco sollecita la costituzione di un comitato operativo ” Dobbiamo affrontare subito la situazione senza bandiere politiche e con la consapevolezza che le nostre richieste sono richieste dell’intera comunità della Locride”. Tra la folla c’è anche il sindacalista locrese Nicola Simone ” Sarebbe opportuno, a parte la Casa della salute, riaprire l’ Ospedale con una quarantina di posti letto per riabilitazione, lungodegenza o Rsa. Sarebbe uno sfogo anche per l’ Ospedale di Locri. E bisognerebbe intervenire anche su Gerace che è una struttura abbandonata”. Antonio Sgambelluri , che è stato in servizio all’ex ospedsle per molti anni ” E’ un’ospedale che ha dato tanto al territorio. Adesso c’è l’occasione di riaprirlo e non bisogna perderla. Ci sono molti posti letto disponibili”. Antonio Cutugno, candidato a sindaco ” Siamo riusciti finalmente a sensibilizzare la popolazione. Bisogna continuare sino a quando non si raggiungerà questo giusto obiettivo”. Michele Iannopollo, già primario storico di Cardiologia presso l’ex ospedale di Siderno ” E’ stata una struttura d’eccellenza; in chirurgia con Galasso, in Urologia con Scopelliti,in Cardiologia con il sottoscritto , in Dermatologia con Schirripa e in Anestesia con Latella e Occhiochiuso. E’ stato un peccato chiuderlo. Adesso bisogna lottare per riaprirlo”. Mario Diano, presidente del Corsecom ” Questa partecipazione popolare è la dimostrazione della necessità di riaprirlo. Bisogna partire con la Casa della salute e,poi, seguire le necessità del territorio per creare una sanità a misura dell’utenza della Locride”. Antonio Commisso, ex assessore all’ambiente ” Questa dovrebbe diventare una manifestazione permanente sino a quando non si avranno risposte precise. Adesso bisogna sensibilizzare le istituzioni a livello regionale per dare un adeguato servizio sanitario alla Locride”. Maria Teresa Fragomeni ex assessore regionale ” Dopo la firma della seconda convenzione a cui ho partecipato direttamente la burocrazia ha bloccato l’iter della Casa della salute. Bisogna spostare a Reggio Calabria la protesta e superare le pastoie burocratiche”. La manifestazione ieri si è arricchita di una ulteriore iniziativa. Subito dopo il Sit In, un corteo di autovetture ha attraversato la città percorrendo le due arterie più importanti, il Corso Garibaldi e il Corso della Repubblica mentre in serata, poi, è stato organizzato un Flash Mob con i fari di diecine di autovetture puntati sull’ ex Ospedale per “illuminare” simbolicamente la struttura che si vuole riportare a nuova vita. Questo tipo di manifestazioni – è stato detto a conclusione – continueranno ad oltranza, ogni domenica, sino a quando non si avrà assicurazione che sono stati sbloccati gli impedimenti burocratici che hanno interrotto l’iter attuativo della Casa della salute. Nell’immediato, inoltre, il Comitato spontaneo ha già programmato di chiedere un incontro con i vertici dell’ Asp, con la Regione e con lo stesso neo Commissario regionale alla sanità, Guido Longo, al quale si vuole rappresentare la situazione e si vogliono chiarire le enormi difficoltà sanitarie che esistono sull’intero territorio della Locride dove, appunto, esiste una struttura ospedaliera come quella di Siderno che malgrado l’attuale emergenza continua a rimanere chiusa.

nella foto gli intervistati- Calabrese, Romeo, Martino, Iannopollo,Sgambelluri,Simone,Diano,Canturi,Albanese, Cutugno, Commisso, Fragomeni