LOCRIDE – LE ASSOCIAZIONI AI COMMISSARI DI SIDERNO ” DITE NO ALL’AMPLIAMENTO DELL’IMPIANTO RIFIUTI”

Aristide Bava
SIDERNO – Era stato uno dei primi, nel marzo di quest’anno, subito dopo che è “scoppiata” la pandemia a fare un appello per la riapertura dell’ex Ospedale di Siderno, evidenziando la necessità di farlo “senza indugio per evitare quello che sta accadendo in Lombardia dove si è alla disperata ricerca di posti letto”. L’appello, arrivava da una “eccellenza” medica della Locride, il dott. Domenico Freno, piu’ volte agli onori della cronaca nazionale per i suoi importanti interventi di alta specializzazione chirurgica laparoscopica , oggi in servizio presso l’ospedale di Locri, Freno suggeriva di riattivare l’ex ospedale di Siderno in maniera da poterlo utilizzare per il Covid 19 ed invitava anche a richiamare in servizio il personale in pensione e, in piu’, i volontari disponibili ritenendo che non bisognava aspettare l’ultimo momento per fronteggiare la situazione che di giorno in giorno diventava sempre piu’ precaria. Lo abbiamo risentito in questi giorni ed p rammaricato “per essere stato facile profeta”. Il noto professionista dice ” non ci volevano menti eccelse o squadre di presunti esperti per capire che sarebbe stato necessario riattivare quell’Ospedale. La necessità di posti letto si poteva e doveva provvedere e l’Ospedsle di Siderno si poteva riattivare con poca spesa e in breve tempo. Mi pare assurdo che ancora oggi non sia stato fatto”. E il dott. Freno, forte anche di una notevole esperienza fatta al Nord prima di decidere di tornare nella sua Calabria ( è di Brancaleone ) aggiunge qualcosa anche sui tamponi ” Bisogna anche stare attenti alla ventilata ipotesi di fare tamponi a tappeto. Il negativo di oggi può essere il positivo di domani. Non è quindi pensabile e sicuro il monitoraggio giornaliero. Piuttostò – è l’appello del dott. Freno – sentiamoci tutti positivi e agiamo di conseguenza. In questo modo potremo fermare la diffusione del virus,”.

nella foto Il dott. Domenico Freno