LOCRIDE – LA VISITA DI SALVINI A SAN LUCA E LO SCIOGLIMENTO DEL COMUNE DI SIDERNO

Aristide Bava
SIDERNO – La prevista visita del Ministro degli Interni Matteo Salvini , a San Luca, nel giorno di ferragosto, arriva, forse per una semplice coincidenza, a pochi giorni di distanza dalla notizia dello scioglimento del Comune di Siderno per infiltrazioni mafiose. Uno scioglimento, di cui ancora non si conoscono le motivazioni ma che, in ogni caso, ha riaperto il dibattito sulla necessità di “rivedere” una legge che lo stesso mondo politico da anni ha messo alla berlina, in convegni, manifestazioni, dibattiti e finanche interrogazioni parlamentari – senza però sino a questo momento avere avuto il coraggio di modificarla- ; cosa che peraltro è stata ribadita in una affollata assemblea che si è tenuta presso la sala consiliare del Comune di Siderno. Dove, peraltro, l’ormai ex sindaco Pietro Fuda, ha lanciato pesanti accuse per fatti e circostanze che hanno caratterizzato i suoi tre anni di amministrazione del Comune che – per suo dire – si sono scontrati con un forte e non giustificato ostracismo, verso la sua città e la sua gestione amministrativa, da parte delle Istituzioni governative. In questa assemblea, proprio in riferimento, alla necessità di far cambiare totalmente, o comunque di far dare un assetto piu’ democratrico alla legge sullo scioglimento dei consigli comunali per infiltrazioni mafiosa, è arrivata una proposta decisamente provocatoria non da un cittadino qualunque, ma da un sindaco di un Comune calabrese, quello di Roghudi, peraltro consigliere della Città Metropolitana , Pierpaolo Zavettieri : ” uniamoci insieme, tutti noi sindaci, e dimettiamoci in massa, in segno di protesta, contro l’iniquità di questa legge che è un autentico abuso della democrazia e non concede neppure la possibilità di un contradditorio. D’altra parte – ha aggiunto – se non ci dimettiamo noi, uno per volta ci scioglieranno loro…”. Una proposta che certamente lascerà il tempo che trova perchè, seppure la sua applicazione potrebbe effettivamente accendere i riflettori nazionali – questo è il dichiarato obiettivo che ha stimolato Zavettieri a farla – e quindi coinvolgere anche molte altre amministrazioni comunali del Paese( perchè il problema non è solo della Calabria anche se la Calabria sta pagando le conseguenze piu’ care a causa della sua più diffusa nomea equiparata a criminalità) sarà di difficile applicazione. Il motivo di questa difficoltà è molto chiaro: i sindaci o gran parte di essi non sono disponibili a lasciare la propria poltrona e fanno parte, come tanti cittadini che quando avviene qualcosa di brutto si voltano dall’altra parte, perchè in quel momento non tocca a loro. Cosa fare allora ? Il problema esiste; e non è di poco conto. In concomitanza con la visita di Salvini è stata organizzata , sempre a San Luca, un’altra manifestazione da parte del ” Movimento per il Mezzogiorno” abbinata anche ad una raccolta di firme per stimolare il cambiamento di questa legge. Si parlerà, nella circostanza, pure dei problemi del territorio, casa, certamente, anche importante per una zona, come quella della Locride, che continua a rimanere abbandonata a se stessa e si porta appresso inefficienze che si perdono nel tempo. Dunque, se da un lato è giusto che si apra un fronte per l’affermazione della democrazia e per evitare storture, che pesano notevolmente su decisioni non sempre suffragate da giusta causa, è anche importante che vengano affrontati quelli che, poi, sono i veri problemi di una terra dove l’emarginazione e il sottosviluppo sono concause del proliferare delle attività criminali e della scarsa fiducia che spesso si pone nello Stato anche da parte dei cittadini onesti che, poi, indipendentemente da statistiche spesso artefatte sono la stragrande maggioranza della polazione. Probabilmente di questo sarebbe opportuno parlare con Matteo Salvini e fargli capire per rubare una frase storica di Corrado Alvano, che proprio a San Luca ebbe i natali, che, prima di tutto, il “calabrese vuole essere parlato”. E probabilmente con un dialogo senza prevenzione non solo capirà lui ma si farà anche capire dagli altri.

nella foto i cittadini di Siderno abbracciano Pietro Fuda al termine della conferenza stampa