Aristide Bava
SIDERNO – Della serie quando la passione per la scrittura riesce a diventare anche uno “spaccato” di storia locale. Nei giorni scorsi Francesco Canzonieri anziano cittadino sidernese con la passione della scrittura, già autore di un saggio storico su fatti e vita della storia locale dal titolo “Siderno, per non dimenticare”, ha sviluppato, presso Il Centro di aggregazione socio culturale “ Seniors” di Siderno,presieduto da Cesira Sorace che ha introdotto i lavori, una interessante relazione sulle “ Officine meccaniche Calabresi” iniziativa imprenditoriale che dagli anni 20 fino al 1933 fecero vivere al comprensorio della Locride una straordinaria favola sociale con la presenza a Locri e a Siderno di strutture che erano diventate un’ autentica ricchezza per l’intero territorio. E tanto per far capire la loro importanza per quei tempi, Canzonieri ha ricordato anche che con la nascita di queste officine meccaniche scesero a Locri, allora Gerace Marina. dove era iniziata l’attività imprenditoriale, alcune maestranze della Fiat di Torino che portarono con loro anche le famiglie. Successivamente visto lo straordinario successo di quelle officine scesero, poi a Siderno anche altre maestranze torinesi che impiantarono una officina moderna molto attrezzata per la riparazione delle auto in ausilio alle officine locresi. Tanti giovani trovarono lavoro in quella attività e per molto tempo ci fu notevole ricchezza, sul territorio, grazie alla intuizione del fondatore che si chiamava Vincenzo Bruzzese, diventò un’azienda di primissimo ordine nel Meridione. Bruzzese, giovane ingegnere di Grotteria (RC), all’età soli di 27 anni, dopo aver diretto in qualità di Direttore tecnico la Diatto di Torino, (una fabbrica di locomotori di treno) decise di tornare nella sua Locride. La fabbrica iniziò un’attività di rettifica di motori di automobili, ma poi si ingrandì producendo bulloneria per i transatlantici. Alla fine degli anni Venti, le Omc furono inserite in un programma di interventi pubblici e divennero un polo industriale di primaria importanza che diventò un crocevia di presenze e di economia. Una “storia” quella raccontata da Francesco Canzonieri piena di significativi aneddoti, di tanti nomi molto comuni in città e di vicende che gli anziani ancora ricordano. E’ stato uno “spaccato” molto interessante che ha suscitato un appassionato dibattito offrendo, per la dovizia di particolari, non solo interessanti momenti aggregativi ma anche la possibilità di conoscere fatti e persone che fanno parte della storia locale. In effetti Canzonieri ha fatto accendere i riflettori su quello che è stato definito “un sogno infranto di imprenditoria meridionale” ovvero le Omc , una volta grande punto di riferimento non solo di Siderno e Locri ma anche della Calabria. E per qualche tempo quello officine meccaniche vennero considerate possibili motori di sviluppo del nostro Paese. La grande passione di Francesco Canzonieri è servita a ricordare a molti dei cittadini che hanno seguito i suoi racconti la vera storia di quelle Officine meccaniche, ed hanno offerto alle nuove generazioni una interessante indicazione della straordinaria capacità imprenditoriale che, in tempi molto difficili, la Locride riusciva ad offrire. Anche per questo Canzonieri con il suo apprezzato “ricordo” è riuscito a polarizzare l’attenzione della platea su fatti e cose del tempo che fu, riconoscendogli una passione che onora il suo vivere civile e sociale e che, certamente, può, e deve, essere d’esempio per chi ama la propria terra.
Nella foto Francesco Canzonieri durante la sua apprezzata relazione