Aristide Bava
SIDERNO – La struttura aziendale di Locride ambiente, dopo le proteste sindacali dei giorni scorsi per il mancato pagamento dei dipendenti, ha scritto una nota alla Slai Cobas in persona del Coordinatore provinciale Nazzareno Piperno . al Prefetto di Reggio Calabria e ai rappresentanti dei Comuni di Marina di Gioiosa, Motta San Giovanni e Grotteria per dare una prima risposta sulla situazione debitoria. Nella nota si legge che ” a causa del forte e reiterato ritardo nei pagamenti fino ad oggi accumulato e il mancato rispetto del piano di rientro concordato, dopo l’istanza inoltrata dal sindacato Slai Cobas per l’intervento sostitutivo della stazione appaltante ex art 30 comma 6 del dlgs 502015 fermamente contestato dalla società scrivente , siamo spiacenti di comunicare l’impossibilità di pagare nel termine previsto dal Ccnl applicato le retribuzioni dei dipendenti relative alla mensilità di novembre 2018. Tuttavia – dice ancora la nota – in considerazione del sopraggiungere delle festività natalizie, la Locride Ambiente si impegna a corrispondere ai dipendenti , con grande sforzo viste le esigue risorse finanziarie a disposizione , un acconto sulla mensilità dopo giorno 15 dicembre prossimo confidando nel pagamento da parte dei menzionati Comuni coinvolti.. Il saldo – conclude la nota – sarà pagato prima possibile non appena saranno reperite le somme necessarie”. La comunicazione non ha per nulal soddisfatto il sindacato Slai Cobas che ha risposto con altra nota indirizzata ai soggetti interessati, Prefetto compreso, per affermare che ” di fronte ad una situazione di disagio ormai consolidatasi e divenuta abituale e frequente, tale da assurgere a deroga rispetto ad ogni principio costituzionale e contrattuale, la scrivente organizzazione sindacale metterà da parte ogni strumento sino ad oggi adottato volto ad addivenire ad una bonaria composizione della pendente vertenza economica per lasciare spazio all’attivazione dapprima di potere sostitutivo di cui all’articolo 30 Dlgs 50/2015 e successive modificazioni in tutti i Comuni coinvolti e , all’esito, l’immediata azione legale tesa alla legittima tutela del diritto costituzionale alla retribuzione”. Come dire è guerra aperta. Ricordiamo che i dipendenti sono già in stato di agitazione e si profila, dunque, come è stato anticipato, uno sciopero.