LOCRIDE – IL TURISMO AMBIENTALE POTREBBE DIVENTARE UNA GRANDE RISORSA DEL TERRITORIO

Aristide Bava
SIDERNO – Turismo ambientale, perchè non pensare seriamente, dopo questo delicato momento di coronavirus di sfruttarlo seriamente ? E’ innegabile che grazie al Parco Nazionale d’ Aspromonte, il territorio offre variegate possibilità in questa direzione e, anche con la presenza delle stesse guide ufficiali del Parco esiste la grande possibilità di valorizzare, promuovere e far conoscere le montagne e l’immenso patrimonio naturalistico e culturale dalle stesse custodite
Sono in molti a credere che anche il turismo debba trovare, soprattutto adesso, strade alternative alle solite e quindi puntare con forza nelle aree protette possa diventare anche una positiva strategia per un rilancio economico del territorio. Il turismo ambientale , soprattutto nelle aree dei Parchi, potrebbe rappresentare un settore importante del movimento turistico e , a breve e medio termine, servirebbe anche ad aiutare professionisti ed operatori turistici delle montagne calabresi. Ma non solo, Sarebbe anche una buona opportunità per riscoprire i territori, investire nel turismo lento, nell’impresa verde e contribuire a rilanciare un settore che già da molti anni era in crescita e stimolava l’attenzione di molta gente . Non era il turismo dei grandi numeri ma con una seria programmazione potrebbe diventarlo stava dimostrando, perchè le potenzialità esistenti sono enormi. E non bisogna, poi, dimenticare la salubrità che si porta appresso questo tipo di turismo e il benessere che potrebbe dare, quindi, agli appassionati di quello che ormai comunemente viene chiamato il possibile “Green New Deal” del turismo calabrese. Ovviamente per garantire un successo che non rimanga ancorato al solito “mordi e fuggi” sarebbe opportuno e necessario creare un “progetto” di turismo ambientale con percorsi opportunamente condivisi che trovino la compartecipazione istituzionale degli Enti e dei soggetti interessati oltre che dei cittadini. In questo modo il coinvolgimento di tutti darebbe serie garanzie di successo e servirebbe a portare veramente alla valorizzazione del patrimonio naturalistico. Un obiettivo quest’ultimo che è anche del Coordinamento delle guide del Parco Calabria che sarebbero certamente attori e protagonisti dei percorsi naturalistici che andrebbero ad essere individuati e che dovrebbero essere, anche, opportunamente corredati dalle tradizioni gastronomiche locali che sono particolarmente apprezzate dai visitatori. Ciò in modo che il ” circuito” vada anche a favorire la valorizzazione delle produzioni locali, in particolare di quelle biologica. In questo modo valorizzare il turismo ambientale significherebbe non solo valorizzare il territorio, ma anche il singolo prodotto, la cultura alimentare dell’area e quindi recuperare e trasmettere odori e sapori del territorio. Insomma anche servizi collaterali di promozione, commercializzazione che unitamente all’innata accoglienza , portano economia e posti di lavoro sul territorio.

nella foto Uno scorcio delle stupende Cascate del Marmarico di Bivongi di grande impatto naturalistico già meta di molti visitatori