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LOCRIDE – IL REGISTA MIMMO CALOPRESTI RACCONTA CON IL SUO NUOVO FILM ” VIA DALL’ASPROMONTE” LA CALABRIA POVERA CHE NON SI VUOLE ARRENDERE

Aristide Bava
SIDERNO – Domenica, presso la Libreria Mondadori il regista Mimmo Calopresti parlerà del film che sta girando ad Africo, dal titolo Via dall’ Aspromonte” tratto dall’omonimo romanzo di Pietro Criaco , già foinalista al premio letterario John Fante. All’incontro previsto per le ore 18 sarà presente anche l’autore del libro che ha ispirato il noto regista/attore di Polistena. Il film è interamente ambientato in Calabria e, in qualche modo, ricorda il fortunato «Anime nere» tratto da un libro di Gioacchino Criaco che ha avuto anni addietro un grande successo. Questo nuovo film di Mimmo Caloprersti ha per produttori Fulvio e Federica Lucisano per la Italian International Film in collaborazione con Rai Cinema e si avvale di importanti attori già molto noti quali Valeria Bruni Tedeschi (David di Donatello come Miglior Attrice Protagonista per La pazza gioia), il calabrese di Melito Marcello Fonte (Palma d’Oro al Festival di Cannes 2018 come Miglior Attore con Dogman), Francesco Colella (interprete della serie Trust di Danny Boyle e Zero Zero Zero di Sollima), Marco Leonardi (Maradona – La mano de Dios di Marco Risi, All the money in the world di Ridley Scott, lo stesso già citato Anime nere di Francesco Munzi), e Sergio Rubini (regista e attore di decine di film a partire dal film rivelazione La Stazione). Nel film ha anche una parte di rilievo l’attore reggino Saverio Malara. All’evento, che sarà moderato da Maria Teresa D’Agostino, con Mimmo Calopresti e Pietro Criaco sarà presente anche il direttore editoriale della casa editrice Rubbettino Luigi Franco che ha pubblicato ” Via dall’ Aspromonte”. Mimmo Calopresti indica il film come “Una storia epica di questi luoghi, ambientata negli anni ’50 ma che straordinariamente parla anche di oggi. Cercare i nostri padri, le origini, non è nostalgia ma ripensare a dove ora stiamo andando, dimenticando spesso quello che siamo stati, ossia poveri, in cerca di migliorare altrove le nostre condizioni di vita. Dove stiamo andando? E’ una domanda che tutte le generazioni si sono fatte e che anche oggi cerca prepotentemente risposte per dare un senso alla nostra epoca. Con questo film cercheremo di sciogliere qualche interrogativo. Sono convinto che Via dall’ Aspromonte non solo piacerà al grande pubblico ma lascerà anche un buon segno per la nostra terra”.Il libro di Pietro Criaco ha per protagonista Andrea, un bambino di Africo, che racconta in prima persona del suo paese isolato sull’Aspromonte, dove negli anni ’60 non c’è ancora la luce elettrica né un medico per curare la gente. Alcuni paesani, guidati dal padre di Andrea, decidono allora di costruire una strada di collegamento con i paesi costieri poiché essa rappresenta il sogno, l’idea, la sopravvivenza, il tramite per conoscere altra gente e altre culture. Naturalmente ci sono quelli che per motivi diversi si oppongono a questo progetto: il sindaco della Marina perché ha troppi interessi politici e il malavitoso Don Totò che intende mantenere il suo potere sul territorio. Mentre si snodano le vicende legate alla costruzione della strada, Andrea vive i momenti ideali dell’infanzia e dei primi rossori, e comprende, man mano che la storia si sviluppa, che anche quando le speranze sembrano svanire ci può salvare soltanto l’utopia. Le riprese del film sono iniziate da circa un mese dopo una serie di casting, curati dall’attore sidernese Lele Nucera per la ricerca di alcune comparse del territorio della Locride che dovranno aggiungersi ai “professionisti” che interpretano il film. Africo rimane epicentro della vicenda ma molte scene sono state, o saranno, girate in altre zone della provincia reggina.

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