Aristide Bava
SIDERNO – Anche in questo scorcio di festività , con il ritorno di molti cittadini della Locride e, sopratutto con l’arrivo di alcuni folti gruppi di turisti stranieri che scelgono questo particolare periodo dell’anno per le loro vacanze si è riproposta l’importanza che rivestono, attualmente, in campo turistico gli antichi borghi dell’entroterra ionico. Legittimo, dunque, auspicare che verso i borghi antichi venga prestata massima attenzione e che si riesca a sfruttare appieno l’ipotesi progettuale della Regione Calabria che tempo addietro ha predisposto un bando, appunto, per la valorizzazione dei borghi con lo stanziamento, per la parte pubblica, di 100 milioni di euro. Alla base dell’ipotesi progettuale della Regione c’era il preciso obiettivo di far “riscoprire” l’identità, e la storia di questi luoghi che – ormai è chiaro – piace parecchio ai forestieri e, dove esistono, possono, e devono diventare il centro dell’organizzazione delle attività e dell’economia dei singoli territorio in una visione di sviluppo sostenibile dei loro comprensori. Obiettivo che, – sono in molti a ritenerlo – rifugge completamente dalla nostalgia ed è finalizzato, invece, a costituire un percorso di sviluppo che si accompagna al rispetto delle peculiarità e delle specificità del territorio per inserirsi a pieno titolo nella domanda crescente del nuovo turismo. quello “diverso” che non guarda solo al mare e al paesaggio ma che accomuna storia, cultura, folklore ed enogastronomia fattori, oggi, fortemente trainanti Oggi, dsa’ltras parte, come ci confermano i responsabili della struttura del Consorzio della Ionica Holidays, che comprende i piu’ qualificati albergatori e ristoratori della Locride, il turismo è cambiato. Non ci sono più i lunghi periodi di vacanza di una volta. Sono fortemente aumentati i turisti del week end, che spalmano la vacanza in più periodi dell’anno e che prediligono proprio i borghi antichi dove trovano condizioni ottimali per i loro soggiorni. Le caratteristiche viuzze dei borghi antichi, i paesaggi di un tempo, spesso maestosi, le strutture medievali e i vecchi palazzi, le Chiese millenarie e tutto l’immenso fascino della storia che i borghi antichi si portano appresso offrono sensazioni che gli stessi abitanti di questi luoghi non riescono , perchè avvezzi al ritmo di vita giornaliero, a percepire. Se ,poi, a questo si aggiunge anche la buona tavola e la rituale accoglienza degli uomini della Locride che si accomuna alle qualità professionali da tempo acquisite da guide e strutture ricettive il cerchio si chiude e si creano le premesse giuste per stupire il visitatore. Ci raccontava Mario Diano, coordinatore della Jonica Holidays, e ormai impegnato nel settore turistico da oltre 40 anni, che, soprattutto i gruppi stranieri, sono entusiasmati proprio da queste cose e , alla fine, sono proprio loro , con il passa parola a stimolare la venuta nella Locride di altri loro concittadini. E tutto questo è possibile solo se si continua sulal strada della valorizzazione dei borghi antichi che sono il territorio ideale per “conquistare” la fiducia di questo tipo di turisti.