LOCRIDE – IL GRANDE SUCCESSO DI GIULIA PALMISANO CONCLUDE IL FESTIVAL “TRA MITO E STORIA”

Aristide Bava
SIDERNO – Prolungati applausi hanno caratterizzato la poliedrica esibizione di Giulia Palmisano, presso il Teatro Greco di Portigliola in “3 ( storie di donne)” un particolare adattamento del regista locrese Bernardo Migliaccio Spina. La Palmisano apprezzata artista, che ha proprio in Portigliola i suoi natali ma si è”formata” a Torino , ha interpretato tre donne diverse, rispettivamente la dantesca Beatrice, Clitennestra e “la vecchiaccia”, quasi a simboleggiare le diverse fasi della vita con tre monologhi intervallati solo da brevi interventi canori di Marco De Leo.Una interpretazione che ha affascinato il folto pubblico convenuto al Palatium Romano di Quote San Francesco per assistere alla conclusione dell’ultima edizione , la VII, del Festival del Teatro classico ” Tra mito e storia” fortemente voluto,a suo tempo dall’ex sindaco Rocco luglio. Anche se – l’annuncio è stato particolarmente gradito dagli spettatori il Festival avrà un’appendice il 6 settembre con la consegna del “Premio Tessalo” una serata di gala che chiuderà ufficialmente il Festival inserito quest’annno anche nel programma di promozione di Locride Capitale Italiana della cultura 2025. Un premio che quest’anno sarà assegnato – così è stato comunicato al termine di quest’ultimo spettacolo alla brava Pamela Villoresi , grande attrice che ha diviso la sua vita tra cinema ,teatro e Tv e che ha avuto , come da lei più volte affermato Giorgio Strehler come suo “padre teatrale. E’ stata l’attrice Elisabetta Pozzi , direttrice del Festival, a dare l’annuncio di questa assegnazione del “Premio Tessalo” invitando tutti i presenti alla serata del 6 settembre (ingresso gratuito) per celebrare la brava attrice italiana. Prima della conclusione la consegna del simbolico mazzo di fiori per solennizzare l’apprezzata performance di Giulia Palmisano, autentica mattatrice di una serata di grande impatto emotivo a conclusione della quale è emesso fortemente un richiamo alla grande cultura.

Nella foto i trer volti di Giulia Palmisano