Aristide Bava
SIDERNO
L’area cultura del Corsecom è intervenuta sulla delicata problematica – denunciata anche dal nostro giornale – legata alla penalizzazione che subiscono i Musei del territorio per la carenza di personale che costringe questi luoghi di cultura, proprio nel periodo di maggiore affluenza di turisti, a rimanere aperti solo 3 giorni alla settimana.
Il Corsecom lamenta che gran parte del lavoro effettuato dall’associazione in stretta collaborazione con gli operatori turistici del territorio, le agenzie di viaggio e le Pro Loco, sia in fase di promozione che in fase di accoglienza possa essere vanificato da chiusure che per certi versi sono veramente da considerare assurde perché impediscono la visita dei forestieri alle immense risorse presenti sul territorio per quanto riguarda i Musei e le aree archeologiche della Locride. Avere questo immenso patrimonio e non poterlo sfruttare è veramente una cosa incresciosa .
Tra l’altro, seppure le visite maggiori vengono richieste nel mese di agosto per la massiccia presenza di forestieri, c’è anche da dire – la cosa è stata confermata dagli operatori turistici – che anche a settembre, quando si comincia a registrare un turismo diverso da quello balneare, le richieste di visitare questi siti sono notevoli e provengono in particolare da gruppi specifici e da organizzazioni varie che sono fortemente protesi a dedicare più tempo a questo tipo di visite a musei e siti culturali e archeologici. Anche per questo motivo il Corsecom invita le Istituzioni di settore e i responsabili preposti al personale che opera nei Musei a risolvere il delicato problema rendendosi disponibile anche a dare collaborazione specifica sul territorio della Locride.
La struttura del Corsecom, presieduta da Mario Diano, ha intanto preannunciato un incontro, a breve, con la direttrice del Museo di Locri, Rossella Agostino, per mettere a fuoco in maniera dettagliata la delicata problematica. Affinchè i visitatori potessero avere adeguati supporti di conoscenza, la direttrice Agostino non solo ha fatto pubblicare le guide del parco e dei musei di Locri ma anche dei luoghi più significativi della città antica «non tralasciando strumenti didattici per i più piccoli come il Museo dei ragazzi, l’unico oggi in Calabria – sottolinea Agostino -. Purtroppo di queste guide e libri oggi i visitatori non possono godere perché i servizi aggiuntivi non ci sono, come non è entrato in funzione il bar/caffetteria allestito con un progetto europeo di qualche anno fa».