Aristide Bava
SIDERNO – I sindaci della Locride, riuniti in assemblea presso la sala municipale di Siderno per esaminare, in via prioritaria il loro impegno sulle problematiche dell’ ospedale di Locri e delal sanità del territorio hanno deciso all’unanimità di ritrovarsi, assieme alla popolazione, per un sit-in di protesta che avrà luogo il 20 ottobre. L’augurio auspicato dai primi cittadini è che l’iniziativa possa far giungere a chi di competenza la drammaticità delle condizioni in cui versa l’ospedale Spoke di Locri e la necessità, quindi, di fare qualcosa per iniziare a cambiare le sorti di un territorio le cui problematiche per troppo sono rimaste inascoltate da parte delle istituzioni. Le grosse necessità che si accompagnano all’ospedale di Locri evidenziate dal sindaco Giovanni Calabrese che con forza ha evidenziato la necessità che venga prestata finalmente attenzione al problema sempre attuale della sanità del nostro comprensorio hanno trovato concordi tutti i primi cittadini. Sono stati, peraltro, sottolineati gli scarsi risultati ottenuti dal confronto con il commissario alla sanità regionale Massimo Scura che si è svolto presso il Palazzo della Cultura lo scorso 24 settembre, e quindi, adesso, si punta tutto sulla manifestazione che avrà luogo il prossimo 20 ottobre. L’incontro è stato aperto dal presidente dell’ assemblea Francesco Candia che con il presidente del Comitato Rosario Rocca sta seguendo personalmente le vicende legate al cattivo funzionamento dell’ Ospedale di locri. Entrambi si sono subito associati alla relazione del sindaco di Locri Giovanni Calabrese che ha espresso il suo rincrescimento per la precaria situazione del nosocomio e soprattutto pere le non risposte degli organismi istituzionali con Massimo Scura in testa . Tra gli altri hanno espresso le loro considerazioni Salvatoire Fuda ( Gioiosa Jonica), Giuseppe Certomà ( Roccella) Vincenzo Maesano ( Bovalino), Antonio Crinò ( Casignana) e Giorgio Imperitura ( Martone). Il sit- programmato a Locri per il 20 ottobre prenderà l’avvio alle ore 9.30. Calabrese spera in una grande mobilitazione popolare.
nella foto Un momento della riunione. Al tavolo Certomà, Candia, Calabrese, Rocca.