Aristide Bava
Il fenomeno del randagismo nel territorio della Locride è certamente un fenomeno molto complesso ed è caratterizzato dalla presenza di moli cani e gatti vaganti sul territorio. questo fenomeno è stato messo in risalto nel corso di un convegno organizzato dai Lions Club di Locri, Siderno e Roccella che h avuto luogo presso la sede de Lions di Locri, in Piazza stazione. Al convegno ha preso parte , Angela Aguì, presidente dell’ Associazione ” Anime randagie” di Bovalino che nata nel 2016 grazie alla caparbietà di un gruppo di volontari e alla loro passione per gli animali costituisce una verra e propria oasi che permette la cura ed il recupero di animali abbandonati a se stessi e destinati ad una vita brutale e a una morte certa. Il convegno, aperto alla cerimoniera del Club di Locri, Giulia Arcuri, si è sviluppato su una attenta analisi del delicato fenomeno definito dai partecipanti un vero e proprio ” problema culturale” . I lavori, dopo i saluti di Aristide Bava, Vincenzo Mollica e Lorenzo Maesano, rispettivamente presidenti dei Club di Locri Siderno e di Locri, sono stati introdotti da Beatrice Toniolo che attraverso importanti esempi è entrata nel cuore del problema lamentando l’assenteismo anche istituzionale che vige sul randagismo. Subito dopo è stata Maria Luisa Muscoli ad affrontare l’argomento s0offerrmandosi sulla normativa ( scarsa e poco conosciuta) oggi esistente. Si è soffermata sulla legge 281 del 14 agosto 1991 ( legge quadro in materia di animali d’affezione e prevenzione del randagismo) sulla norma che stabilisce che le regioni “disciplinano con propria legge l’istituzione dell’anagrafe canina presso i Comuni le asl e provvedono a determinare criteri per il risanamento dei canili comunali e la costruzione di rifugi e il possibile intervento dei Comuni o delle Comunità montane per il risanamento dei canili comunali esistenti o la costruzione di rifugi. Normative però quasi completamente disattese. Poi è stata Angela Aguì a svluppare una corposa relazione non solo parlando della attività della Associazione ” Anime randagie” ma soffermandosi sul delicato fenomeno che – ha detto – è fortemente influenzato dalle capacità del territorio e dall’atteggiamento delle persone. E’ stato evidenziato che gli animali non sterilizzati, costituiscono un elemento che porta ad una riproduzione incontrollata e quindi ad un sovrappopolamento di randagi e anche dei numerosi rischi che si corrono. Il dibattito che ha caratterizzato la fase successiva del convegno ha messo in risalto l’assenteismo della stessa Asp, che a tutt’oggi, non ha fatto nulla per fare ripartire un adeguato servizio di accalappiacani e il disinteresse di molti sindaci che non hanno realizzato idonei canili o stipulato convenzioni con i privati ed è stato evidenziato che i veri animali randagi sono quelli di cui non si ha un controllo e che quindi mancano di identificazione, sterilizzazione e cure sanitarie.. Ecco la necessità di affrontare il delicato fenomeno per garntire appositi luoghi di salvezza e rinascita per queste che sono state definite “anime sfortunate”, alle quali è doveroso dare una possibilità di vita e di speranza. I lavori sono stati conclusi dal Presidente della XI Circoscrizione Lions , Giuseppe Ventra che ha auspicato una opportuna sensibilizzazione del problema e una rivalutazione complessiva del fenomeno del randagismo.
nella foto – Arcuri, Toniolo, Muscoli,Bava, Agui, Ventra, Maesano, Mollica