LOCRIDE – I LATI POSITIVI DI UNA POLEMICA CHE SI POTEVA EVITARE

Aristide Bava
SIDERNO – Ma è veramente giustificata la polemica apertasi per lo spot realizzato dal Klaus Davi per promuovere la Locride e le bellezze della Calabria ? Un interrogativo legittimo visto che sono state molte le levate di scudo , alcune legittime e giustificate, altre certamente strumentali . Su un punto sono in molti a corcordare, ovvero che si poteva fare a meno di fare dei riferimenti specifici ad altre Regioni anche se poi i termini usati nello Spot sono stati ampliati e ingigantiti quasi che effettivamente si volesse cercare la polemica ad ogni costo- E, bene hanno fatto i sindaci della Locride guidati da Giuseppe Campisi e Caterina bELCASTRO, a chiarire nel loro documento diffuso dopo le prese di posizioni che sono arrivate dal Nord , di chiarire che ” Lo spirito degli autori, per come è stato rappresentato, non era rivolto né a “denigrare” né ad “offendere” le Regioni del Nord Italia, ma esclusivamente a promuovere un territorio, quello della Locride, intriso di arte, storia e cultura. Nel loro messaggio i sindaci della Locride hanno anche espresso la convinzione che ” il modo migliore per risollevare le sorti del Paese sia esaltare l’unità nazionale e collaborare con intenti unitari” invitando anche il Presidente della regione Veneto Luca Zaia, ad approfondire meglio la vicenda “rinunciando a giudicare le comunità del Sud secondo stereotipi e cliché appartenenti ad una retorica vecchia e logora”. Un secondo invito è stato fatto allo stesso Zaia a ” prendere le distanze, sempre e comunque, dalle migliaia di articoli di giornali padani che contrappongono il Nord al Sud” con l’invito, peraltro, ” a visitare la Riviera dei Gelsomini, terra accogliente e civile” usufruendo della ospitalità degli stessi primi cittadini ” felici di mostrargli le sue bellezze.”. Nella sostanza c’è sempre un rovescio della medaglia e senza voler andare indietro nel tempo, peraltro non eccessivamente remoto, non bisogna dimenticare il trattamento che i calabresi, la Calabria, e la Locride in particolare, hanno dovuto subire quando spesso e volentieri si faceva di tutta l’erba un fascio amplificando alcune dei mali endemici di questa terra. Nel documento .l ‘Associazione dei Sindaci della Locride ha scritto a chiare note che ” ha sempre avuto il massimo rispetto per le Istituzioni ed ha sempre lavorato per promuovere lo sviluppo e la crescita delle comunità che rappresenta, anche rivendicando investimenti per tutte quelle opere strategiche necessarie a garantire a questo territorio le stesse opportunità di tutti gli altri territori nazionali”. E’ questo stato di abbandono che, qui al Sud, si vuole combattere e anche per questo i sindaci hanno concluso il loro documento con l’invito di continuare a lavorare responsabilmente . ” per garantire, a tutti i cittadini, i diritti fondamentali riconosciuti dalla Costituzione repubblicana, anche in questa difficile fase di emergenza sanitaria nel massimo rispetto di tutti coloro i quali hanno sofferto e perso la vita a causa del coronavirus”. Un aspetto quest’ultimo che certamente non è solo dei sindaci ma accomuna tutto il popolo calabrese. Senza voler aggiungere che, per voce dello stesso Luca Zaia la Locride, spot a parte , è da considerata finalmente una meta mozzafiato. Ecco perchè, in ogni caso, è bene stendere un velo pietoso su una polemica che sarebbe stato meglio non aprire ma che, forse, se contenuta nei giusti limiti, qualche insegnamento positivo finirà col portarlo. Alla gente del Sud ma, questa volta, anche alla gente del Nord.

NELLA FOTO Giuseppe Campisi e Caterina Belcastro