Aristide Bava
SIDERNO – Appello dell’associazione Federbalneari della Locride nella persona del Presidente Gino Lascala, alle Amministrazioni dei Comuni marittimi per la concessione temporanea di spiagge libere. Ciò in applicazione delle linee di indirizzo elaborate dal governo, operative per la prevenzione, la gestione, il contrasto e il controllo dell’emergenza covid-19 negli stabilimenti balneari e nelle spiagge libere. Federbalneari,invita tutte le Amministrazioni Comunali della fascia costiera della Locride, “al fine di compensare in parte i danni economici collegati all’epidemia da coronavirus, e per aiutare il rilancio dell’intero comparto produttivo, di valutare la possibilità di un intervento in deroga provvisoria al piano di spiaggia (solo per il 2020) affidando porzioni di spiagge libere ai balneatori e agli albergatori”. Una sorta di concessione eccezionale per recuperare spazi erosi dalle prescrizioni Covid che limitano di molto gli ombrelloni. ” Questa deroga – dice la nota della associazione – è già sul tavolo di molte Regioni, compresa la Calabra e molti comuni, sul territorio nazionale, si stanno muovendo vista la stagione ormai alla porte con i gestori che devono sapere come muoversi. Una decisone del genere, dice il comunicato, sgraverà ogni singolo Comune dalla pulizia. Questa disposizione potrebbe essere applicabile anche nei Comuni della fascia ionica reggina, qualora gli spazi interstiziali di spiaggia libera siano oltre i 50 metri di distacco minimo per la libera fruizione che i Piani Spiaggia prescrivono in ottemperanza alla Legge Regionale oggi vigente e, dunque, “potrebbe assegnare una fascia di spiaggia libera con una percentuale limitata salvaguardando il diritto della fruizione pubblica delle aree marittime”. Nella nota si sottolinea che la concessione eccezionale è di carattere del tutto temporale e straordinaria e rientrerebbe nelle misure per arginare le conseguenze economiche della propagazione del coronavirus”. Il principio della deroga è legittimamente applicabile “nel caso di un evento eccezionale di particolare gravità come il Covid 19”. A tal proposito viene rammentata anche una recente sentenza del Tar Campania. Nel documento si aggiunge che “la deroga è a costo zero, in quanto non viene richiesto uno sconto di carattere fiscale o un contributo monetario.” Tra l’altro, -aggiunge la nota- “allargare un poco le concessioni demaniali per favorire l’accesso ai servizi è funzionale anche alle spiagge libere adiacenti, perché spesso molte di queste non hanno docce o bagni disponibili. I Comuni, a cui fanno riferimento le funzioni di individuazione e regolamentazione delle spiagge libere ed i servizi di pulizia e salvamento connessi, dovranno disciplinare l’accesso e la fruizione delle spiagge libere. Nel caso in cui i comuni non potessero adempire a questi compiti le spiagge libere rischiano di dover essere chiuse. La maggior parte dei gestori associati a Federbalneari Calabria hanno manifestato la disponibilità a far usare liberamente i servizi degli stabilimenti agli utenti delle spiagge libere adiacenti, per una superficie pari a quanto viene concesso nell’ampliamento in deroga e di mettere a disposizione i propri Stewart per il servizio di accoglienza ma anche per controllare l’afflusso delle persone ed evitare il rischio di assembramenti”..