Aristide Bava
Interessante escursione a Staiti dell’Associazione Escursionistica “Gente in Aspromonte”, presieduta da Totò Pellegrino. I partecipanti si sono ritrovati nella vallata dell’Alica, tra Staiti e Pietrapennata dove, attraversando diversi e suggestivi paesaggi, hanno percorso un tratto del Sentiero dell’Inglese che li ha condotti ai resti dell’antico monastero Basiliano di Santa Maria dell’Alica. Un sentiero che ha subito fatto pensare allo scrittore Edward Lear. Il viaggiatore inglese nel 1847 percorse a piedi la Calabria, attraversando luoghi da lui definiti esotici e dai cui paesaggi mozzafiato trasse spunto per realizzare numerose preziose stampe. Lear fu ospitato da nobili famiglie dell’epoca, e verificò “dal vivo” un quadro oggettivo della realtà economica, culturale e sociale locale, che contraddiceva la storia “ufficiale” per la quale la nostra Calabria Estrema era sinonimo di arretratezza e miseria. Il monastero della Madonna dell’Alica custodiva fino al 1887 una bellissima statua in marmo della Beata Vergine con Bambino in braccio scolpita nel secolo XV ed attribuibile alla scuola del Gagini, ora conservata nella Chiesa Parrocchiale dello Spirito Santo in Pietrapennata. Come testimonianza ancora viva dell’antico splendore di tale monastero vi sono gli imponenti ruderi con i muri della sacrestia, ancora ben visibili, tra i quali spicca il campanile con il tetto dalla caratteristica forma cuspidata, che si erge maestoso quasi a voler sfidare il tempo. L’escursione è continuata sino a Staiti dove il nutrito gruppo grazie alla guida del Sindaco Giovanna Pellicanò ha potuto visitare il Museo dei Santi Italo – Greci dove sono contenuti pregiati “tesori” artistici. Le sale comprendono, tra l’altro, una pregevole opera di icone, realizzata per ricordare i numerosi Santi che hanno scelto le terre calabre come eremo dal quale elevare la preghiera e innalzare lo spirito. Ognuna delle icone esposte al museo racconta una storia, dal punto di vista storico, ambientalistico e artistico. Ultima tappa dell’escursione è stata la chiesa di Santa Maria dei Tridetti che sorge in una vallata a pochi chilometri da Staiti, datata XI secolo è oggi Monumento Nazionale. L’escursione ha confermato che il piccolo Borgo di Staiti, con i suoi vicoli, le sue stradine e le tante preziosità che custodisce, ha tutte le caratteristiche per essere un vero e proprio “laboratorio didattico” dove i giovani studenti possono anche conoscere meglio l’Aspromonte non stata, e non è, terra abitata da uomini selvaggi e sede di briganti e delinquenti, maè, soprattutto, invece sia stata terra del “Mito”, forte di una bellezza straordinaria che riesce anche a rigenerare lo spirito.
nella foto I resti di S. Maria di Tridetti