Aristide Bava
SIDERNO – “Non sprecare l’opportunità unica dei fondi per la ripresa denominati “Next Generation UE” uno strumento temporaneo che non ha precedenti nella storia europea, per far uscire la Locride dal sottosviluppo”. E’ il grido d’allarme che proviene dal Forum del Terzo Settore della Locride per bocca del suo portavoce Francesco Mollace, da poco riconfermato all’unanimità alla guida della principale rete di rappresentanza del terzo settore nel comprensorio. Cerchiamo di entrare nel merito di queste possibilità che potrebbero dare una svolta al territorio della Locride anche se,in molti, avvertono la mancanza di proposte valide e concrete. Ci sono pericoli concreti, chiediamo , di rimanere come al solito a bocca asciutta ? ” Bisogna stare con gli occhi aperti – dice Mollace – e cogliere l’opportunità unica che si presenta alla Locride, periferia della città metropolitana di Reggio Calabria, per rimuovere gli ostacoli allo sviluppo che ancora, purtroppo ci sono. . C’è una forte domanda per il miglioramento degli inesistenti servizi sociali, dei servizi per la scuola, la sanità, la mobilità dei cittadini locridei, la riduzione del divario digitale esistente, la cura dell’ambiente, la cultura, ma ci vogliono progetti seri”. Giusto, a questo punto chiedere a Mollace, che ha una lunga esperienza di lavoro europeo in particolare in ambito sociale, come secondo lui bisognerebbe procedere. «Penso sia necessario partire da una visione complessiva e immaginare in maniera propositiva che cosa vogliamo per vedere veramente realizzato sul territorio, grazie alle risorse che anche la città metropolitana potrà ottenere se avanzerà seri progetti, quello che serve realmente.e avere però ben presenti gli errori del passato. Per rendersi conto di ciò, basta vedere come è stata frustrata sul territorio la domanda di servizi per la scuola e per i giovani nonostante gli ingenti finanziamenti del decreto Fortugno assegnati ben 15 anni fa. I giovani che allora avevano giustamente manifestato per il loro futuro ora sono invecchiati senza vedere strutture a loro dedicate nonostante i tanti milioni di euro spesi ed i fallimentari protocolli sulla legalità. Per questo credo sia importante e opportuno che si riesca a definire in partenza, nell’ambito di un tavolo permanente per il sociale del nostro territorio, che cosa si intende realizzare con i fondi del Next Generation UE. Per esempio quanti posti di lavoro per i giovani disoccupati e in quale settore, quanti centri educativi per minori ed asili nido, visto che siamo il territorio più deprivato, quante nuove scuole ben progettate non dalle cosche di mafia ma da grandi architetti internazionali, che tipo di sanità domiciliare per i centri della Locride, investendo nella telemedicina che dovrebbe coprire tutti i paesi interni, e che dovrebbe essere collegata con reti internet efficienti nei comuni più isolati visto che il mondo ormai si basa sul digitale. Ed inoltre che tipo di promozione dell’esportazione dei prodotti tipici della Locride si intende promuovere costruendo reti cooperative. Che tipo di mobilità per uscire dall’isolamento geografico e che sistema di depurazione delle acque vogliamo mettere in campo per salvaguardare il nostro mare”. Tutto questo non pare facile visto che mi pare che i tempi siano abbastanza stretti ? “.Abbiamo solo pochi mesi per realizzare progetti seri. Bisognerebbe, comunque, provarci e nel giro di tre mesi definire le priorità ed interloquire con il governo e con le strutture che saranno costruite per gestire le risorse e fare i bandi. Anche se il tempo è tiranno .bisogna attivarsi e mobilitare le forze disponibili. . Sarebbe importante, intanto, avviare subito tavoli di lavoro partecipati sul territorio, per esempio sulla necessaria infrastrutturazione sociale della Locride, senza la quale avremo a vita il fenomeno endemico della criminalità organizzata. Tavoli che, raccordandosi con gli uffici della città metropolitana, definiscano priorità strategiche e progetti cantierabili e sostenibili, senza che si alzi qualsiasi amministratore locale poco lungimirante che venga a proporre il suo progettino senza prospettive. Su tutto questo nell’interesse dei cittadini, come terzo settore siamo pronti a dare il nostro contributo. Resta la necessità, però, che la parte pubblica si attivi al più presto”.. Il messaggio è chiaro, e il tempo passa in fretta.
nella foto Francesco Mollace