Aristde Bava
SIDERNO – La sfida per far diventare la Locride Capitale della cultura per il 2025 passa certamente dalla valorizzazione dell’enorme patrimonio naturalistico, storico, culturale e architettonico del territorio arricchito anche, e forse soprattutto, dalla presenza del Porto delle Grazie di Roccella che potrebbe diventare la punta turistica di diamante del comprensorio. Nei giorni scorsi di questo si è parlato in occasione di un convegno che si è tenuto durante una importante manifestazione pubblica che si è tenuta proprio in un’ala della importante struttura che si è presentata quest’anno anche rinnovata e disponibile ad ospitare operatori di vari settori, per offrire prodotti e servizi di qualità, All’incontro, presente anche , oltre al sindaco della città, Vittorio Zito , erano presenti numerosi esponenti del mondo culturale e turistico della Locride che hanno aperto un interessante dibattito al quale ha,anche partecipato l’amministratore delegato del Porto Fabio Filocamo. anche in un breve consuntivo ha evidenziato gli enormi passi avanti fatti dal Porto delle Grazie anche in fatto di presenze esterne con il tutto esaurito dei posti barca disponibili. Se, dunque, due più due fa quattro è certamente intuibile che le presenze turistiche tendono ad aumentare e queste presenze aiutano certamente a sperare in un futuro positivo per l’intero comprensorio della Locride. D’altra parte tutti i partecipanti al dibattito hanno sottolineato che il territorio della Locride è pieno zeppo di “tesori” che nessuno può disconoscere e che proprio questo potrebbe fare la differenza per cercare di vincere la battaglia per Locride Capitale della cultura per il 2025 se solo si riuscisse a “fare rete” in maniera compiuta.. Lo stesso sindaco di Roccella Vittorio Zito ha chiaramente detto che il Porto delle Grazie si deve considerare il Porto dell’intera Locride, così come Antonio Crinò ha sottolineato che La Villa Romana di Casignana non può essere considerata solo una struttura del ridente borgo antico del retroterra locrideo e Francesco Macrì ha ricordato che il Teatro Romano di Marina di Gioiosa o il Naniglio di Gioiosa Jonica sono patrimonio comune al pari – ha poi detto Mario Diano – del Museo di Locri o di quello di Monasterace. Un elenco a cui Francesco Sorgiovanni ha aggiunto la Cattolica di Stilo, Giuseppe Cavallo si è soffermato sul turismo religioso e Tommaso Certomà e il sindaco di Antonimina Giuseppe Murdaca hanno parlato delle prestigiose terme di quel centro ( molto poco conosciute dal grande pubblico) e Mario Diano e Ettore Lacopo hanno poi sottolineato quanto importante sarebbe se tutte queste cose, messe insieme, unitamente alle altre potenzialità della Locride, enogastronomia compresa, fossero portate alla doverosa attenzione di qualli che saranno chiamati e scegliere a chi consegnare il titolo di Capitale della cultura per il 2025. Non dimenticando, peraltro il mare , che come ha giustamente ricordato, l’Ing. Lorenzo Sorace ha garantito a tre Comuni del comprensorio Roccella, Siderno e Caulonia, la conquista della bandiera blu. Cosa che, secondo Surace, può considerarsi un punto di partenza perchè la lunga striscia del litorale marino della Locride che ospita altri Comuni come Marina di Gioiosa, a cavallo tra Roccela e Siderno, la stessa Locri adiacente a quest’ultima città, e più a sud S. Ilario e Ardore , per fermarci a quelle più vicine all’epicentro delle Bandiera Blu, avrebbero tutte le condizioni per ottenere l’importante riconoscimento che è legato ad una serie di necessari adempimenti che potrebbero essere attuati. Il discorso sta, dunque, nella capacità di promuovere l’intero territorio e questa occasione non può essere perduta perchè, come è stato evidenziato durante il dibattito , comunque vadano le cose ci sono due anni, a riflettori accesi, che la Locride deve sfruttare. E in questo lasso di tempo serve la giusta sinergia, anche istituzionale, per dare spinta alla difficile battaglia che il territorio ha iniziato ad affrontare. Avanti tutta, dunque, e ricordiamoci anche la presenza sul territorio del Musaba, creato dagli artisti Nik Spatari e Hiske Maas – , lo splendido Borgo antico di Gerace Gerace, Stilo, il teatro greco-romano di Portigliola e le tante altre le ricchezze di un territorio che alla splendida cornice marina accomuna le testimonianze dell’arte e della cultura dell’antica Magna Grecia e dell’età romana.
Nelle foto –
Un momento del convegno di Roccella