Aristide Bava
SIDERNO – E’ da un po di tempo che non si parla più della necessità di mettere ordine nel sistema di depurazione nel territorio della Locride. Un problema serio che nel recente passato ha provocato non pochi guai in vari Comuni coinvolgendo, ovviamente nel periodo estivo, anche i turisti sparsi nei vari centri della Locride. Appare quantomeno opportuno che il sistema di depurazione del territorio passi attraverso un percorso condiviso in una logica di leale e costruttiva collaborazione istituzionale. Solo in questo modo si possono avere ricadute positive. Nel recente passato non sono mancate apposite riunioni , in particolare una abbastanza costruttiva tra i Sindaci della Vallata del Torbido e il Dipartimento Ambiente della Regione Calabria. Un incontro finalizzato ad affrontare, in modo strutturale e organico, le diverse criticità sui sistemi di depurazione. Un incontro – è bene ricordarlo – che ha fatto seguito ad un annuncio dell’allora assessore regionale Sergio De Caprio relativo a un grosso finanziamento per un assestamento e un potenziamento dell’impianto consortile di Siderno. L’annuncio del finanziamento arrivò dopo vari incontri con i responsabili dei Comuni di Siderno ( comune capofila), Locri, Antonimina, Canolo, Agnana Calabra, Gerace. E siccome il sistema di depurazione deve tenere conto anche degli altri Comuni limitrofi ( non ha senso sistemare la depurazione di Siderno e Locri e poi dover soffrire per quella di Marina di Gioiosa )il successivo incontro coinvolse i rappresentanti dei Comuni di Mammola, Martone, Marina di Gioiosa Ionica, Gioiosa Ionica, San Giovanni di Gerace e Grotteria, con i relativi tecnici, che rappresentarono all’ing. Giovanni Ioele, del Dipartimento regionale, i dati relativi allo stato dei progetti già finanziati sugli impianti di depurazione e sulla rete fognaria di ciascun territorio. Un modo per mettere a fuoco anche le effettive necessità, anche in termini economici, per la risoluzione definitiva delle problematiche evidenziate, peraltro note anche alla Regione. Insomma pareva che il problema potesse essere affrontato con premesse abbastanza valide tant’è che si stabilì che i vari comuni avrebbero consegnato schede tecniche, con la individuazione degli ulteriori interventi da realizzare e la loro quantificazione in termini di spesa complessiva. Il tempo è passato e la prossima estate sta per arrivare alle porte. Ci viene spontaneo, quindi, ritornare sull’argomento per cercare di capire cosa è successo intanto sul progetto definitivo ed esecutivo dei lavori di collettamento dell’impianto di depurazione consortile di Siderno per gli insediamenti di Gerace , Canolo e Agnana che prevedeva un’importo complessivo è di 2.742.067,47. Il progetto, seppure osteggiato a Siderno da qualche forza politica, è stato approvato dalla Commissione straordinaria nel giugno del 2021 ed era indirizzato a rafforzare la depurazione della acque per il completamento e l’ottimizzazione dello schema depurativo consortile dell’agglomerato di Siderno con capofila appunto Siderno di cui fanno parte anche i Comuni di Agnana, Antonimina, Canolo, Gerace, Grotteria e Locri. Ma altri cospicui finanziamenti furono anche deliberati nell’agosto scorso dalla Regione per tanti altri Comuni, sia a nord che a sud di Siderno e Locri. Cosa è successo di nuovo in questi mesi ? Un interrogativo d’obbligo, visto che sta per arrivare la nuova stagione balneare e visto che senza interventi risolutivi la troppo spesso lamentata sporcizia del mare certamente non troverà neppure quest’anno l’auspicata soluzione. E gli stessi comuni dove in qualche modo il sistema di depurazione funziona, più o meno bene, saranno costretti a sopportare, a seconda del vento, la sporcizia di quelli dove il sistema di depurazione è precario. Non guasterebbe, insomma, se la stessa associazione dei sindaci prendesse seriamente a cuore il problema e mettesse un punto fermo su qual’è, attualmente la situazione sull’intero territorio della Locride.