Nell’anno sociale 2022/2023 il Governatore dei Lions del Distretto 108 YA (che comprende Campania, Basilicata e Calabria), il calabrese prof. Franco Scarpino, ha riservato una particolare attenzione, insieme agli altri services, al principio di legalità ritenendo che sia compito dei Lions rilanciare la “Legge”, ed il rispetto di essa, come motore della politica, dell’economia e della società.
Secondo i Lions “Buoni cittadini” si diventa confrontandosi con gli altri, riflettendo sulle nozioni di giustizia, uguaglianza, rispetto e libertà, individuando, imparando e rispettando le regole, intese come frutto di scelte condivise all’interno di una società civile, nell’ambito della quale ogni individuo è chiamato ad apportare il proprio contributo partecipando costruttivamente.
Sandro Pertini, nel messaggio di fine anno agli Italiani del 1978, disse: “I giovani non hanno bisogno di sermoni, i giovani hanno bisogno di esempi di onestà, di coerenza e di altruismo”, principi che sono alla base degli scopi e dell’etica Lionistica.
E’ proprio questo il punto archimedico dell’essere Lions: essere nella società un esempio di onestà, coerenza ed altruismo.
Questo è l’archetipo da cui si è sviluppato il progetto “Legalità, Responsabilità, Cittadinanza” che il governatore ha voluto assegnare quest’anno all’avvocato Antonino Napoli, socio del Club Taurianova Vallis Salinarum. Nei nostri territori, da sempre considerati “aree con illegalità diffusa”, comportamenti illegali stabili e condotte trasgressive vengono spesso giustificati e ritenuti necessari per la stessa sopravvivenza stante le endemiche e limitate opportunità lavorative idonee a soddisfare i bisogni della collettività.
Il contesto territoriale di riferimento dell’iniziativa progettuale (che comprende la Campania, Basilicata e la Calabria), purtroppo mostra ancora un quadro di evidente ritardo di sviluppo socio-economico, fortemente condizionato da cronici fattori negativi quali la presenza e la specializzazione territoriale della criminalità (soprattutto organizzata), il lavoro irregolare, le forme dirette di aggressione al libero mercato, gli aspetti di illegalità di carattere ambientale che minano la possibilità dello sviluppo dei territori.
Le fasce di popolazione più debole, ed in particolare i minori a rischio di devianza, sono quelle più soggette a cedere alle lusinghe della criminalità, soprattutto organizzata, ed in percorsi di illegalità da cui è difficile uscire.
Oltre ai fenomeni tradizionali (tossicodipendenza, alcolismo, ecc.) si sono radicati con sempre più preoccupante valenza, soprattutto nelle città medie e grandi, i fenomeni del teppismo urbano, delle baby gang e del bullismo giovanile, in particolare a danno di soggetti deboli.
Non bisogna dimenticare, poi, i detenuti, la funzione rieducativa della pena ed il loro diritto al reinserimento sociale e lavorativo, dopo aver pagato il loro debito con la giustizia, nonché in ossequio alle indicazioni espresse anche dalla c.d. riforma Cartabia, l. n. 134 del 2021, lo sviluppo della giustizia riparativa cioè l’interazione tra strumenti riparativi e accertamento giudiziario.
La legalità per definizione è “insieme rispetto e pratica delle leggi”. Non solo rispetto di norme imposte dall’alto, ma pratica quotidiana di regole condivise.
La legalità non può essere considerata un valore in quanto tale: è – per i Lions – l’anello che salda la responsabilità individuale alla giustizia sociale, l’”io” e il “noi”. Per questo non bastano solo le regole ma esse funzionano se incontrano coscienze critiche, responsabili, capaci di distinguere, di scegliere, di essere coerenti con quelle scelte.
Il rapporto con le regole non può essere solo di adeguamento, tanto meno di convenienza o paura.
La regola, secondo il contenuto del progetto del service, parla a ciascuno di noi, ma non possiamo circoscrivere il suo messaggio alla sola esistenza individuale: in ballo c’è il bene comune, la vita di tutti, la società nella consapevolezza che la diversità non solo fa parte della vita ma è la vita, la sua essenza e la sua ricchezza.
Fattori determinanti dell'”eclissi” di legalità sono la crescita dell’individualismo al quale va aggiunto l’effetto negativo di certi recenti comportamenti di persone note al pubblico ovvero la cui attività professionale avrebbe dovuto porle al di sopra di ogni sospetto.
Chi riveste un ruolo pubblico ha di fronte a sé una doppia istanza etica, individuale e sociale, perché ne deve rendere conto anche alla comunità.
La legalità si coltiva costruendo una società viva, accogliente, eterogenea, formata da persone che sappiano vedere negli altri, non un potenziale nemico, ma un possibile amico; una società ospitale, aperta alle differenze e cementata da diritti e doveri condivisi; una società dove l’io e il noi non siano contrapposti e la vita delle persone sia custodita e alimentata, non impiegata come strumento di potere, di sfruttamento, di profitto.
Per queste ragioni, i Lions ritengono che sia necessario non solo il rispetto delle leggi per essere di esempio nella società ma, nel caso di leggi ingiuste e che mettono in pericolo la libertà ed i diritti fondamentali, si ha il dovere anche di criticarle e provare a cambiare i principi alla base delle leggi ingiuste.
Le leggi, e quindi il senso della legalità, possono e devono evolvere insieme ad una società più onesta e giusta per tutti.
Questi sono, pertanto, gli ambiziosi obiettivi che i Clubs Lions meridionali – sotto la guida del prof. Franco Scarpino – si sono posti con il service: 1) Sviluppare il senso della legalità per promuovere la partecipazione attiva e costruttiva nella propria comunità di appartenenza e nel territorio nazionale; 2) Promuovere la crescita equilibrata della personalità dei giovani affinché possano assumere atteggiamenti responsabili verso loro stessi, la società e il mondo intero imparando a gestire i conflitti interpersonali e ad accettare e condividere i valori di tolleranza, di pace e fratellanza; 3) Educare alla Convivenza Democratica; 4) Formare l’uomo e il cittadino, nel quadro dei principi affermati dalla Costituzione; 5) Acquisire i valori che stanno alla base della convivenza civile, nella consapevolezza di essere titolari di diritti e di doveri e nel rispetto degli altri e della loro dignità. 6) Assumere consapevolezza che la costruzione di un futuro di pace nasce dalla “conoscenza” delle cause presenti e storiche che provocano le discordie e le guerre; 7) Comprendere che “pace” non è solo assenza di guerra, ma conquista della conoscenza etica di considerare l’altro sempre come fine non come mezzo; quindi educare al rispetto delle diversità; 8) Sviluppare le capacità di collaborazione, di comunicazione, di dialogo e partecipazione nella società; 9) Consolidare una nuova coscienza democratica finalizzata alla lotta alla microcriminalità e alla mafia. 10) Favorire lo sviluppo di un’autonomia di giudizio e di uno spirito critico, strumenti mentali indispensabili per saper discriminare le varie forme di comportamento; 11) Con la crisi economica che aggrava le condizioni di molte famiglie dei nostri territori bisogna essere in grado di saper indirizzare i cittadini ad utilizzare al meglio i finanziamenti pubblici; 12) Piantare e curare in ogni città – a livello simbolico – un Albero dei “Lions per la legalità”.