I Carabinieri della Compagnia di Gioia Tauro hanno condotto un controllo massivo su alcuni Comuni della giurisdizione con particolare riferimento alla contrada “Ciambra” di Gioia Tauro a seguito di numerose segnalazioni pervenute dalla cittadinanza concernenti criticità sia di natura ambientale, prevalentemente connessa con i roghi di rifiuti che, con l’avvento dell’estate, sono stati riscontrati con maggiore frequenza, sia relative a presunti illeciti rientranti nell’alveo della c.d. “criminalità diffusa”.
In particolare, i militari dell’Arma, supportati da personale del Nucleo Cinofili e dello Squadrone Eliportato Cacciatori, hanno controllato, tra l’altro, la liceità degli allacci alle utenze domestiche, sia idriche sia elettriche nonché la liceità dei mezzi parcati sulla pubblica via.
All’esito delle verifiche di competenza, sono state denunciate complessivamente un centinaio di persone per abusivismo edilizio, furto di acqua ed energia elettrica, verificata la presenza di n. 42 autovetture sprovviste della relativa copertura assicurativa nonché elevate sanzioni amministrative per complessivi euro 40.000,00 circa.
Nell’occasione, è stata riscontrata la presenza di vari manufatti abusivi, alcuni dei quali adibiti a piccole officine meccaniche e/o a forni oltre che a ricovero per materiale di risulta. Al riguardo, è stato interessato il Comune per emettere specifiche ordinanze di demolizione.
L’intervento dei Carabinieri si aggiunge ad altre operazioni poste in essere nei mesi scorsi: in particolare, nel 2021, nelle province di Reggio Calabria, Mantova e Ravenna, su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Palmi, i Carabinieri della Compagnia di Gioia Tauro avevano dato esecuzione a 26 Decreti di Sequestro preventivo, emessi dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Palmi, verso altrettanti veicoli ed automezzi utilizzati per lo sversamento illecito di rifiuti.
I provvedimenti di sequestro scaturivano da una mirata attività d’indagine condotta dalla Stazione Carabinieri di Gioia Tauro, convenzionalmente denominata “Madre Natura”, intrapresa a partire dal 2019 e nata con il fine di arginare il fenomeno dello smaltimento illecito di rifiuti, pericolosi e non, tra i quali eternit, pneumatici usurati, materiale plastico e di risulta da attività di edilizia, vernici ed altro che, negli ultimi anni, avevano trasformato alcune zona di Gioia Tauro in vere e proprie discariche, deturpando l’ambiente con possibili altre tipologia di danni, specialmente a seguito di episodi d’incendi dolosi di vario materiale, avvenuti nel corso degli anni. In quel contesto venivano deferiti in stato di libertà n. 90 soggetti responsabili, a vario titolo, delle violazioni al Codice dell’Ambiente, nonché tratti in arresto, su provvedimento dell’Autorità Giudiziaria, n. 5 soggetti per combustione illecita di rifiuti ed incendio.
Successivamente, si era provveduto a sequestrare preventivamente nr. 4 siti, considerati discariche a cielo aperto, uno dei quali proprio in contrada Ciambra. L’intervento dei militari dell’Arma e l’affidamento in custodia al Comune di Gioia Tauro, aveva permesso di conseguire l’intera bonifica per tre siti, mentre per un altro permane una situazione di criticità e risulta ancora sotto sequestro.
Nell’ultimo biennio, numerosi sono stati i controlli in materia ambientale anche negli altri comuni della Piana, con diversi siti posti sotto sequestro anche – ma non solo – nel Comune di Rosarno, dove sono state recentemente effettuate perquisizioni nei confronti di soggetti gravemente indiziati di gestione non autorizzata di rifiuti.
L’effettiva responsabilità delle persone denunciate sarà vagliata nel corso del successivo processo. Non si escludono ulteriori sviluppi investigativi e probatori, anche in favore delle persone sottoposte ad indagini.