Le complesse indagini, svolte attraverso attività tecniche (audio/video, telematiche) e servizi di osservazione, anche transfrontalieri, dal Nucleo Pef di Crotone, in co-delega con il Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata e la Sezione Operativa Navale di Crotone, hanno consentito di raccogliere gravi indizi relativi a un’organizzazione criminale radicata in Turchia e Iraq, con diramazioni in Italia, Francia e Grecia, dedita alla gestione del trasporto via mare dei migranti irregolari provenienti, prevalentemente, dal Medio Oriente e da altri Paesi asiatici (Iraq, Iran, Kurdistan, Afghanistan, Pakistan, Siria, Libano) e tendenti ad arrivare sulle coste calabresi. Per soddisfare i desiderata dei migranti, ossia recarsi verso il Nord Europa, l’organizzazione si avvaleva di una rete di connazionali che si occupava della loro sistemazione alloggiativa nel territorio crotonese e dell’acquisto di biglietti di viaggio su linee ferroviarie o bus per i successivi spostamenti verso il confine nazionale. Una volta giunti al confine, l’organizzazione poteva disporre dei c.d passeurs che effettuando la spola, attraverso la frontiera di Ventimiglia, tra l’Italia e la Francia agevolavano l’espatrio irregolare.
Contestualmente alle misure cautelari personali è stato eseguito il sequestro 3 esercizi commerciali, ove veniva svota un’attività di money transfer illegale, ubicati a Ventimiglia, Roma e Milano. Attraverso tali agenzie l’organizzazione, utilizzando il c.d. sistema Hawala, che consente, mediante un meccanismo di compensazione, di evitare il trasferimento fisico del denaro, ha potuto finanziarsi e riscuotere senza rischi e in modo riservato i profitti illeciti derivati dal trasporto internazionale di migranti.
Deve evidenziarsi che il procedimento è in fase di indagini e che la ricostruzione sin qui effettuata è limitata al profilo cautelare, e fa salve le deduzioni difensive che verranno acquisite nel contradditorio delle parti.
Catanzaro, 21 settembre 2024
Il Procuratore della Repubblica