Riceviamo e pubblichiamo:
FSI – USAE
< Organizzazione costituente della confederazione USAE SEGRETERIA TERRITORIALE REGGIO CALABRIA EST 89044 Locri (Reggio Calabria) Via Garibaldi,209 --------------------------------- Locri, 5 febbraio 2019 COMUNICATO STAMPA La FSI USAE in merito alla nota n.6342 del 01.02.2019 con la quale il Direttore Generale dell’Asp di Reggio Calabria avrebbe deferito il Direttore della SOC di Cardiologia/Utic alla commissione Ufficio Procedimenti Disciplinari dell’Azienda , esprime solidarietà e sostegno al Primario e stigmatizza il provvedimento ritenendolo un abuso in quanto lesivo della credibilità e dell’immagine dello stesso e di tutta l’Asp. Un provvedimento fatto ad hoc per rafforzare la sigla sindacale che aveva richiesto tale provvedimento nei confronti del Direttore della Soc. Un sindacato che impegna il proprio tempo e le proprie energie per colpire scientificamente un Primario che certamente non ha bisogno della nostra difesa, utilizzando lo strumento dello sciopero che nel caso in esame rappresenta un vero e proprio strumento di ricatto (a cui avevano dato adesione soltanto dieci infermieri e un ausiliario su un organico di ventisette) sulla pelle dei cittadini indifesi e bisognevoli di cure, sospeso subito dopo aver ottenuto l’agognato provvedimento. Mentre l’ospedale di Locri continua a cadere a pezzi e le disfunzioni sono ormai all’ordine del giorno, anziché occuparsi delle vere e importanti questioni che hanno portato la sanità reggina e soprattutto l’Ospedale di Locri al collasso, l’unico problema di questa sigla è consumare una guerra nei confronti del “nemico”, il Direttore dell’Unità Operativa di Cardiologia/Utic, probabilmente non gradito da alcuni Dipendenti dell’Utic gravitanti tutti nello stesso sindacato, in quanto persona non accomodante e consona agli interessi di quel sindacato che trova sempre un padrone disponibile per ottenere favori personali e privilegi per i suoi adepti. Uno spettacolo indecoroso, non degno di chi dovrebbe rappresentare i Lavoratori avendo come unico faro della propria attività sindacale l’esclusivo interesse della tutela della collettività. Una squallida vicenda quella della Cardiologia/Utic che risale al lontano 2016, anno in cui il Direttore della SOC ha firmato la propria “condanna a morte” per aver osato revocare la nomina fiduciaria in qualità di “coordinatore referente” ad una infermiera dell’Utic appartenente al medesimo sindacato che attraverso i suoi dirigenti ha messo in atto un violento attacco iniziando a pubblicare e inoltrare ai vertici aziendali una serie di documenti in cui il Primario viene accusato in maniera generica di vessazioni, atti persecutori con turni massacranti articolati come punizione nei confronti di alcuni dipendenti dell’Utic omettendo in malafede di dire che la turnazione è divenuta più stressante proprio perché la quasi totalità degli infermieri dell’Utic risulta spesso in malattia(???) e strana coincidenza, tutti ammalati o infortunati nello stesso periodo, condizione questa che ha costretto il Direttore della SOC a chiedere la riduzione dei posti letto in accordo con la Direzione Sanitaria del P.O. di Locri. Affermazioni calunniose e denigratorie tutte prontamente denunciate all’autorità giudiziaria da parte del Direttore della Soc di Cardiologia /Utic il quale è stato vittima di numerosi episodi disdicevoli alcuni dei quali sono stati segnalati anche alla Direzione Strategica dell’Asp e alla Direzione Sanitaria del P.O. di Locri: atti di ammutinamento attuati da una parte di personale infermieristico; scritte ingiuriose sui muri e nel vano ascensore; rimozione forzata della tabella affissa riportante il suo nome quale Direttore dell’Unità Operativa. E’ grave che nonostante il Direttore della Soc di Cardiologia/Utic abbia inoltrato numerose missive informando gli organismi aziendali preposti delle numerose azioni strumentali da parte di alcune persone ben identificate appartenenti sempre alla medesima sigla sindacale, individuate quali responsabili del conflitto interno e dei disservizi che hanno rischiato di compromettere l’efficienza assistenziale ai pazienti bisognosi di cure, la Direzione Generale non abbia ottemperato alle reiterate richieste del Direttore di allontanamento dall’Unità Operativa delle persone da lui stesso indicate ( due infermieri e un ausiliario). Ci chiediamo se per quei Dipendenti individuati dal Primario sia stato adottato da parte del Direttore Generale lo stesso procedimento che è stato messo in atto nei suoi confronti e se non è stato fatto chiediamo quali siano i motivi; è chiaro che siamo di fronte ad un atteggiamento di parte e di vergognoso protezionismo nei confronti dei cosiddetti “intoccabili” verso i quali non è stato ancora adottato alcun provvedimento doveroso e consequenziale. Da chi rappresenta l’Azienda ci saremmo aspettati maggiore correttezza e maggiore responsabilità istituzionale rispetto ad una vicenda che ha del paradossale in quanto, dopo l’ingiusto e proditorio trasferimento ad altra unità operativa di due Dipendenti senza alcuna valida motivazione, che è servito soltanto a ridurre il già esiguo numero di personale, i conflitti si sono accentuati, a dimostrazione del fatto che non erano loro ad alimentarli, si continuano a lasciare impuniti i VERI responsabili. Se ciò dovesse accadere la FSI USAE metterà in atto azioni di protesta eclatanti volte a denunciare con perentoria fermezza la totale iniquità e asservimento da parte della Direzione Generale al sindacato in questione che si arroga pure il diritto di stabilire chi può o non può frequentare i locali dell’Unità Operativa. IL REFERENTE AZIENDALE IL SEGRETARIO TERRITORIALE Antonio Taccone Emanuela Barbuto