Tempi duri quelli che stiamo vivendo, in cui anche le normali attività di ogni giorno diventano una conquista da assaporare con grande convinzione e in cui ringraziare ogni momento anche per le cose che fino a poco tempo fa ritenevamo assolutamente scontate.
Momenti difficili per molti, ma non per tutti; non per chi decide di rimboccarsi le maniche e lottare, per chi non vuole arrendersi alla incipiente disillusione e alla galoppante paura, all’incertezza che, attraverso le mascherine, risalta ancor di più negli occhi della persona che ci passa accanto.
Tra questi, sicuramente il Coro Lirico Siciliano, Ente concertistico e lirico ormai riconosciuto a livello internazionale come uno dei migliori, con all’attivo oltre 10 anni di splendida carriera in cui ha collaborato con alcuni tra i più importanti direttori, registi, coreografi, artisti, complessi orchestrali, teatri, sale da concerto con sempre crescente successo del pubblico e della critica specializzati e più esigenti.
Due giovani e promettenti artisti sono alla guida di questo Ente, che ha bruciato praticamente tutte le tappe nel corso di una carriera in continua ascesa che ha visto trionfare il complesso artistico siculo in ogni luogo dove si è esibito.
Stiamo parlando di Alberto Munafò Siragusa, baritenore e Presidente della compagine e Francesco Costa, già premiato come miglior Maestro di Coro della sua generazione nel corso degli International Opera Awards – gli Oscar della Lirica a cura della Fondazione Verona per l’Arena sostenuti e guidati dalla sapienza e competenza di Giovanna Collica, ortofonista e soprano di chiara fama che ha calcato negli anni 70 e 80 prestigiosi palcoscenici in tutto il mondo.
Dallo scorso anno, il Coro Lirico Siciliano è promotore e produttore del Festival Lirico dei Teatri di Pietra, che in soli due anni di attività ha già molto fatto parlare di sé, con numerose produzioni di alto livello artistico e organizzativo, collaborazioni con importanti artisti e blasonati teatri, registrando ovunque continui trionfi.
Lo stesso Ente è stato destinatario di numerosi premi e riconoscimenti, ottenendo l’International Opera Awards (Oscar della Lirica) come miglior coro lirico e sinfonico.
Viene regolarmente scritturato anche all’estero, specificamente in Europa e Asia, dove da molti anni è ambasciatore di Vincenzo Bellini e del belcanto italiano presso i maggiori teatri.
Ha collaborato con alcuni grandi artisti come José Carreras, il tenore pop Andrea Bocelli, Fiorenza Cossotto, Luciana Serra, Lucia Aliberti, Dimitra Theodossiou, Donato Renzetti, Steven Mercurio, Daniela Dessì, Gregory Kunde, tra gli altri.
Ha esportato le produzioni di Aida e La Traviata di Franco Zeffirelli in Cina per la prima volta e si è esibito in diretta tv davanti a oltre 1 miliardo e mezzo di telespettatori.
Ha collaborato con alcune prestigiose orchestre italiane ed estere e si è esibito in diretta sui canali RAI, SKY, BBC e nei cinema di tutto il mondo.
Quest’anno, sfidando le restrizioni delle stringenti norme sanitarie – e anzi convinto che la cultura e la bellezza siano arma potente contro ogni negatività e bruttura – il Coro Lirico Siciliano ha prodotto la seconda edizione del Festival Lirico dei Teatri di Pietra, che si è svolto sotto l’Alto Patrocinio del Parlamento Europeo, del Pontificium Consilium de Cultura della Città del Vaticano, delle più alte istituzioni italiane e della Regione Siciliana.
Il festival ha toccato i principali parchi archeologici della Sicilia – Taormina, Siracusa, Tindari – arricchendosi, nell’edizione 2020, anche di altri spazi straordinari come le Mura Timoleontèe di Gela, il Castello di Donnafugata, il Cortile di Pietra del Palazzo di Città di Avola, il Parco Archeologico di Caltanissetta, il Giardino Bellini di Catania, la città di Vizzini e l’Anfiteatro di Zafferana Etnea, per un tour di alcune tra le più suggestive location siciliane.
L’edizione 2020 del Festival Lirico dei Teatri di Pietra è stata inaugurata con la Nona Sinfonia in re minore op. 125 (la corale) di Beethoven – in occasione dei festeggiamenti beethoveniani per il 250° anniversario della nascita – in coproduzione con la Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana; ha curato la produzione di Cavalleria Rusticana di Mascagni (tra le poche rappresentazioni complete al mondo, con regia, scene e costumi), Carmina Burana di Orff, la Misa Criolla di Ramirez, il Puccini-Verdi Opera Gala, il concerto Nessun Dorma (tre tenori in concerto), un Gala Lirico interamente “Made in Sicily” con J. Nuccio, S. Alaimo, P. Ballo, E. Scala e due eventi di contaminazione tra pop d’autore e lirica con la straordinaria partecipazione di Antonella Ruggiero e Mario Venuti, chiudendo la prima parte a Vizzini, paese dove è ambientata la Cavalleria Rusticana di Verga, da cui Pietro Mascagni ha tratto il capolavoro verista.
La stessa opera è stata data proprio a Vizzini in occasione del cinquantenario de “Le Verghiane”, manifestazioni dedicate a Giovanni Verga.
La lunga kermesse musicale, che ha inaugurato il 24 luglio e si è conclusa il 26 settembre, ha ottenuto un grande successo di pubblico e critica, attirando l’attenzione dei principali media nazionali e internazionali e delle più importanti riviste specializzate del settore; ha toccato 10 siti archeologici in altrettante province siciliane, riuscendo a portare in teatro quasi 10 mila spettatori in un momento così complesso per il settore dello spettacolo dal vivo, e non solo.
Non poteva mancare, in una cornice fatta di grazia, armonia, equilibrio, un omaggio a un grande artista siciliano, l’indimenticato tenore Marcello Giordani, che sarà ricordato a un anno dalla sua scomparsa lunedì 5 ottobre nella sua Augusta con l’esecuzione dello Stabat Mater di Emanuele Rincón d’Astorga (compositore anch’egli di origini augustane) assieme a un bellissimo e ricco repertorio lirico e sacro, con un concerto diretto da Giovanni Ferrauto e cui prenderanno parte numerosi artisti amici di Giordani.
Infine il Coro Lirico Siciliano è riuscito a realizzare una vera e propria opera di decentramento culturale, facendo arrivare la grande musica lirica, sinfonica e le romanze da salotto in gran parte del territorio regionale, creando – di fatto – un circuito che ha accomunato non solo le location principali, battute dal turismo internazionale, ma anche i siti meno valorizzati, ugualmente ricchi di storia, arte e cultura, desiderosi di essere esaltati e apprezzati dal più vasto pubblico.
Una estate ricca di eventi di spessore, il decentramento culturale, la produzione di opere in forma completa e nella massima sicurezza che ha consentito lo svolgimento di oltre 20 rappresentazioni in una intera stagione musicale, la nascita di importanti collaborazioni che hanno previsto interessanti contaminazioni tra il pop d’autore e la lirica, le sale gremite da un pubblico attento e competente, l’attenzione della critica nazionale e internazionale sono tutti numeri di una stagione straordinaria che pone il Coro Lirico Siciliano ai più alti vertici della classifica degli Enti organizzatori non già soltanto nel panorama nazionale, vanto della Sicilia nel mondo.