Sulla linea del rinnovamento pastorale già avviato, anche quest’anno molte comunità parrocchiali sono interessate dalla novità dell’avvicendamento dei parroci.
S.E. il vescovo, monsignor Francesco Oliva, ha fatto accompagnare i cambiamenti in atto da una lettera che è stata letta nelle chiese di tutta la diocesi; in cui, tra l’altro, è stato spiegato che ogni nomina non avviene nell’ottica della “progressione in carriera” e neanche come un provvedimento disciplinare. Né va accolta come un peso o come un premio, ma come un dono ed una missione. Se un sacerdote vive il nuovo ministero come un peso, tutto gli diventerà difficile, finisce col chiudersi in sé stesso, venendo meno alla missione ricevuta. Se lo accoglie come una promozione lo svolgerà da carrierista o da funzionario, sognando altre mete più appetibili, magari servendosi del gregge. Ma in questo modo tradisce la sua vocazione missionaria. Se invece la nomina è accolta come dono di Dio, allora ci si mette subito al servizio della nuova comunità con entusiasmo; la si vivrà come occasione di rinnovamento interiore, come un nuovo stimolo a mettersi in discussione, per offrire il meglio di sé a servizio della Chiesa e della sua missione.
Ed inoltre: L’affidamento di un incarico nasce da questa opera di discernimento che il Vescovo fa davanti al Signore per il bene della comunità. Non è un semplice rimediare ad emergenze pastorali o rispondere a richieste personali cedendo ad eventuali “interferenze esterne”, ma obbedire alle esigenze ed ai bisogni di una Chiesa veramente missionaria. Sono in tanti ad osservare che dopo molti anni nella stessa parrocchia, sia una Comunità parrocchiale sia il Parroco, nel suo ministero di guida, sono esposti al rischio sia di adagiarsi in comportamenti e prassi sclerotizzate, che vanno avanti nello stile del ‘come s’è sempre fatto’. Il cambiamento giova alla Comunità ed allo stesso Sacerdote. La Chiesa saggiamente pone un limite di durata – non solo al ministero del vescovo – ma anche a quello del parroco, proprio per favorire tale rinnovamento.
Ecco le nomine che avranno effetto dal 1° di novembre:
don Francesco Passarelli, Parroco della Parrocchia: San Nicola di Bari, Gioiosa Jonica; Amministratore parrocchiale della Parrocchia “San Giovanni Battista”, Gioiosa Jonica;
don Alfredo Valenti, Parroco della Parrocchia San Giuseppe Lavoratore, Monasterace;
don Antonio Mazzà, Amministratore parrocchiale delle Parrocchie: San Nicola di Bari e S. Maria del Carmine, Mammola (RC);
don Crescenzo De Mizio, Parroco delle parrocchie San Michele Arcangelo e San Zaccaria di Caulonia Superiore
padre Velankanni Nagagam, Amministratore parrocchiale della parrocchia Santa Maria Assunta, Careri;
don Rocco Agostino, Vicario Parrocchiale della Parrocchia S. Martino, c.da Bosco Bovalino e della Parrocchia Santa Maria del Pozzo, Ardore;
don Zephirin Ombomi, Parroco delle Parrocchie Santa Famiglia, fraz. Focà e San Nicola di Bari, Caulonia;
don Pietro Romeo, Parroco della Parrocchia San Nicola di Bari, Antonimina;
don Jean Baptiste Masini Lukaya, Amministratore Parrocchiale della parrocchia S. Maria Assunta, Martone;
padre Raffaele Vaccaro, Rettore del Santuario Diocesano Nostra Signora dello Scoglio,
Placanica;
padre Michele Tarantino, Vice Rettore del Santuario Diocesano Nostra Signora dello Scoglio, Placanica.
Seminario Vescovile “San Luigi”
Dopo aver affrontato con il Consiglio Presbiterale la situazione della Pastorale vocazionale, ritenuta “vitale e prioritaria per la Chiesa”, S.E. il vescovo ha deciso di rinnovare l’équipe formativa del Seminario in virtù di queste considerazioni:
– Volendo costituire un’Équipe che curi la vita e l’organizzazione del Seminario Vescovile “San Luigi”, in modo da renderlo spazio accogliente di sacerdoti;
– Credendo che il Seminario debba essere cuore pulsante di iniziative formative per i ragazzi e giovani che dimostrano segni di vocazione;
– Desiderando che tutta la Comunità diocesana (fedeli laici, sacerdoti, religiosi e religiose, movimenti ed associazioni) sia coinvolta nella preoccupazione pastorale per le vocazioni.
Nuova équipe:
don Giuseppe Albanese, Rettore del Seminario diocesano S. Luigi e Responsabile del Centro Diocesano Vocazioni;
don Lorenzo Santoro, Vice Rettore
don Francesco Bruno Cirillo, Padre Spirituale
don Giuseppe Alfano, Economo
Diacono Antonio Peduto, Animatore
Referenti Vicariali per il Seminario:
padre Gianfranco Zintu, I e II Vicaria; padre Jean Dieudonne Jaomanana, III Vicaria; don Antonio Mazzà, IV Vicaria; don Nicola Pio Vertolo, V Vicaria
Nel ringraziare tutti per la disponibilità dimostrata ad accogliere tali decisioni, S.E. il vescovo ha chiesto ai sacerdoti e ai fedeli “di lasciarsi guidare dallo Spirito del Signore e di accogliere ogni novità come dono di Dio per il bene comune e per la propria santificazione”.
Locri 13 ottobre 2018
L’Ufficio Diocesano per le Comunicazioni Sociali