Diocesi di Locri – Gerace
_____________________________________________________________
Il Vescovo
Prot. N. 262/2020 Locri, 5 maggio 2020
Carissimi,
come ben sapete dal 4 maggio 2020, entrano in vigore le disposizioni contenute nel Decreto
del Presidente del Consiglio dei Ministri sulla possibilità di celebrazione delle esequie.
Rispetto a quanto già esplicitato nella Nota complementare al testo del Ministero
dell’Interno, pubblicata dalla Segreteria Generale della CEI in data 30 aprile 2020, bisogna
registrare il venir meno dell’obbligo imposto alle parrocchie della misurazione della temperatura
corporea ai partecipanti al sacro rito.
Al fine di conservare l’unità dei comportamenti, pur nel rispetto delle legittime esigenze di
ogni parrocchia, si offrono le presenti indicazioni per la celebrazione delle esequie nella Fase 2
della pandemia, per meglio esplicitare quanto presente nelle disposizioni fino ad ora emanate dalle
competenti autorità civile ed ecclesiastiche.
Consapevoli dell’onerosità delle norme che ci vengono imposte, si chiede un particolare
sforzo non solo a noi in prima persona ma anche alle nostre comunità, iniziando dai vari
collaboratori nel ministero; uno sforzo che penso che non sia meno importante di quello che fino ad
ora le comunità stanno portando avanti con tanto impegno nel campo della carità economica o
alimentare.
Qualunque sia la modalità celebrativa che il parroco, d’intesa con la comunità, valuterà come
più idonea per la propria parrocchia, è importante ricordare ai parroci di preparare di concerto con
la famiglia la celebrazione delle esequie, spiegando le motivazioni pratiche che soggiacciono alla
modalità scelta per tale celebrazione.
DISPOSIZIONI PER LA CELEBRAZIONE DELLA MESSA ESEQUIALE
Il Parroco informerà la famiglia del defunto che alla celebrazione potranno presenziare
massimo quindici persone da loro invitate; ribadirà l’obbligo di rimanere a casa in presenza
di temperatura corporea oltre i 37,5°C o di altri sintomi influenzali; raccomanderà di non
accedere comunque alla chiesa o nella zona cimiteriale e di non partecipare alle celebrazioni
esequiali a chi è stato a contatto con persone positive a SARS-COV-2 nei giorni precedenti;
chiederà di attenersi alle disposizioni che seguono e di fornire allo stesso e alle agenzie
funebri l’elenco con le generalità dei partecipanti.
Via Garibaldi, 102 – 89044 Locri (Rc)
Tel. 0964.20779 Fax 0964.232321 E-mail: olivamons@gmail.com
La celebrazione delle esequie avvenga possibilmente all’aperto, in uno spazio cimiteriale o
parrocchiale, o si usi la chiesa più grande presente all’ interno del territorio parrocchiale; si
usi sempre la stessa al fine di non aggravare troppo il lavoro di pulizia e sanificazione
richiesti dalla legge (areazione dei locali, pulizia delle panche e igienizzazione delle zone
interessate…)
Per evitare possibili e non opportuni assembramenti, nei manifesti che annunciano la morte
non si scriva né l’orario né il luogo della celebrazione che saranno conosciuti solo dai
familiari. Si suggerisce la seguente forma:
“La celebrazione delle esequie avverrà in forma strettamente privata. La famiglia ringrazia
quanti avrebbero voluto partecipare al Rito e invita ad unirsi spiritualmente nella preghiera
di suffragio”.
Il suono della campane avvenga all’uscita del feretro dalla chiesa, a conclusione della
celebrazione, come segno comunitario di saluto al defunto e invito alla comunità a pregare
per lui.
Prima della celebrazione funebre si provveda a igienizzare i banchi o le sedie e le maniglie
delle porte. Per farlo sarà sufficiente, in attesa di precise indicazioni, passare, specialmente
sulle superfici di seduta e di appoggio delle mani, un panno intriso di alcool o di un altro
detergente idoneo ad azione antisettica e antibatterica. La medesima operazione venga
ripetuta al termine del rito.
I fedeli, muniti di mascherina e guanti, non prendano posto casualmente nei banchi, ma nei
posti debitamente contrassegnati, in maniera alternata, mantenendo la distanza di due metri.
Per il dignitoso svolgimento della celebrazione si può prevedere la presenza di uno o due
ministri che facciano da lettori e accoliti e di una o due persone per il servizio del canto. Tra
di essi dovrà essere sempre mantenuta la distanza prevista dalla legge; inoltre sarebbe bene
riservare un’apposita area al cantore.
Le particole per la comunione dei fedeli siano in una pisside distinta, rispetto all’ostia del
sacerdote per la quale si usi la patena e durante l’intera celebrazione sia sempre coperta. La
particola grande, tenuta in mano dal celebrante, sarà interamente da lui consumata. In questa
fase è proibita la concelebrazione alle esequie. Prima dell’inizio della celebrazione il
celebrante e il ministro provvedano all’igienizzazione delle mani.