Cinquefrondi, i Carabinieri hanno arrestato un 55enne incensurato con l’accusa di
detenzione illegale di armi e munizioni. L’uomo, un cacciatore titolare di porto d’armi, è
stato infatti sorpreso a detenere una pistola Beretta con matricola abrasa e numerose
munizioni.
L’operazione è scattata durante un regolare controllo alle armi legittimamente detenute
dall’uomo, titolare di licenza per la caccia. Il comportamento del controllato, infatti, è
apparso da subito molto sospetto agli occhi dei militari intervenuti, che hanno deciso di
perquisire l’abitazione. E così, aprendo il pozzetto freezer in cui l’uomo custodiva la
selvaggina cacciata, i Carabinieri hanno trovato anche un calzino al cui interno era
custodita l’arma clandestina più munizioni di vario calibro, alcune delle quali
potenzialmente letali, accuratamente conservate all’interno di involucri sottovuoto.
Il 36enne, che fino ad allora non aveva mai avuto problemi con la giustizia, è stato tratto in
arresto con l’accusa di detenzione illegale di armi e munizioni e, su disposizione della
Procura della Repubblica di Palmi, diretta dal Procuratore Emanuele Crescenti, è stato
sottoposto agli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida.
La prospettazione accusatoria ha trovato, ad oggi, un preliminare accoglimento nella
convalida dall’arresto effettuata dal GIP di Palmi, che nei confronti dell’uomo ha disposto
la prosecuzione della misura cautelare. Il procedimento è attualmente pendente nella fase
delle indagini preliminari e l’effettiva responsabilità della persona arrestata, attesa la
fondatezza delle ipotesi d’accusa mosse a suo carico, sarà vagliata nel corso del
successivo processo. Non si escludono ulteriori sviluppi investigativi e probatori, anche in
favore della persona sottoposta ad indagini.
L’operazione si inserisce in un più ampio piano di controlli del territorio, volto a contrastare
il traffico di armi clandestine e a prevenire episodi di violenza e criminalità organizzata in
una zona spesso teatro di attività illecite. Le indagini sono ancora in corso per accertare
l’eventuale provenienza delle armi e se siano state utilizzate in precedenti episodi
delittuosi.
