“ i fratelli Pasqua ”
Commedia brillante. Testo di M.P. Battaglia
E’ un racconto estremamente interessante, quello con cui l’autrice del testo, Maria Pia Battaglia, introduce lo spettacolo, spiegando i motivi che l’hanno stimolata a scrivere questo testo. Una storia che ci ha colpito per originalità e per meticolosa descrizione dei fatti.
I “fratelli Pasqua” è uno spettacolo teatrale che narra, come tante storie meridionali, una vicenda passionale, che arriva direttamente dall’unione carnale, che caratterizza e accomuna due fratelli gemelli.
Una condizione fra i due, un patto fraterno che li unisce ma, nello stesso tempo, li fa litigare: la convinzione che restando scapoli si ha la possibilità di rimanere uniti è di amarsi per tutta la vita.
La finzione di essere malati, quindi di avere sempre bisogno di cure, viene tirata fuori da un fratello (Paolo) pur di avere l’attenzione assoluta su di se da Pietro (l’altro fratello). Disgraziatamente le cose nella vita non vanno sempre per il verso giusto e questo complica il rapporto fra i due.
Spetta a Maria (inserviente e matrigna dei due) tenere in mano l’ago della bilancia e subire le esileranti e continue angherie dei due fratelli.
La piece, in vernacolo, presenta molte situazioni comiche con movimenti, espressioni del viso, impostazione vocale, che sono il risultato di uno studio scenico che va in perfetta sintonia con la filosofia, maturata negli anni, dal gruppo spontaneo.
Le molte situazioni equivoche, il testo, magicamente creato dalla vena artistica, inesauribile, dell’amica Maria Pia Battaglia, danno abbondante spazio ad un linguaggio che affonda le radici nella cultura popolare della nostra terra.
Questa operazione letteraria, dà la giusta rilevanza all’utilizzo del dialetto. Lo spettatore assapora una perduta musicalità rivalutando terminologie e parole perdute nel tempo.
Vincenzo Marzano