Aristide Bava
SIDERNO – La comunità di Ardore si è riappropriata dell’antico fortilizio della porta urbica dalla quale fin dal 1600 si accedeva alla città e dopo una completa ristrutturazione l’ha destinata a sede del Centro studi ” Francesco Misiano” . La decisione è stata dell’amministrazione comunale all’epoca guidata da Giuseppe Grenci, e,adesso, l’importante sede è stata inaugurata con un bella cerimonia dal nuovo sindaco Giuseppe Campisi . La struttura, oltre ad ospitare una sala di proiezione cinematografica, destinata agli scopi e ai programmi del Centro Studi, ospita anche una biblioteca che contiene oltre 2000 volumi in varie lingue, di cui un terzo in lingua Russa, donati, anni fa, della Associazione Italo-sovietica di Reggio Calabria. La cerimonia di inaugurazione, coordinata da Giuseppe Grenci è stata particolarmente ricca. Aperta con i saluti del sindaco Giuseppe Campisi è stata introdotta da una relazione di Giovanni Scarfò, presidente del Centro Studi e Direttore della Cineteca della Calabria. Poi lo stesso Giuseppe Grenci ha presentato la nuova sede ed ha illustrato i programmi futuri lasciando spazio ai vari commenti e offrendosi alle domande del folto pubblico. Non è mancato l’intermezzo musicale che ha poi lasciato spazio ad una seconda parte di carattere culturale che ha avuto per protagonista il Prof. Bruno Chinè, noto uomo di cultura della Locride e past president del Centro Studi che ha presentato quello che è stato battezzato come “un libro ritrovato” ovvero il volume “Poesie” dell’artista ardorese Giuseppe Frascà ( 1908) ristampato per l’occasione. Di Frascà ha tracciato un ampio ricordo Giuseppe Grenci evidenziano i racconti del passato quando i “vecchi” ricordavano i raduni del vicinato per ascoltare le sue poesie e si cantavano canzoni natalizie, da lui composte. E ,poi, il caso fortuito di un incontro con il nipote Silvio e la “scoperta” che lui aveva scritto anche un libro di poesie di cui il nipote aveva l’originale. gelosamente custodito dal padre Francesco Aldo pubblicato nel 1908 a San Paolo del Brasile ( dove Giuseppe Frascà si era trasferito) dalla Tipografia Delfine. Quindi la decisione di ristamparlo. Poi è stato Bruno Chinè a sviluppare una dettagliata relazione sul libro di Giusepèpe Frascà . E con l’occasione Chinè ha ancheevidenziato l’importanza di alcuni autori della Locride e dopo aver ricordato il grosso impegno fatto per diffondere le opere di Saverio Montalto e di Mario Careri ha pure detto che per il futuro bisogna pensare agli autori “giovani” come Fabiano, Polito,Landrelli, Sorbara non mancando di citare l’autore di Ardore Giuseppe Varaclli per i suoi lavori sulla letteratura russa. Quindi dopo una interessante discussione presente anche il nipote di Frascà, Silvio, un gran finale in musica per solennizzare una serata di notevole spessore sociale e culturale.