Una nuova piazza a cui regalare gol, assist e buone dosi di regia. È l’ennesima sfida del calabrese Simone Missiroli, centrocampista classe 1986 passato nell’ultimo mercato alla Spal dopo sei stagioni e mezzo a Sassuolo. Interno “box to box”, Missiroli è uno dei pochi giocatori italiani in grado di districarsi con medesimi risultati sia in fase difensiva che offensiva: una dote che gli ha permesso di farsi apprezzare da ogni allenatore, diventando una pedina inamovibile di ogni squadra di cui ha vestito la maglia.
Missiroli inizia la sua carriera nel calcio professionistico con la casacca della Reggina, il team della sua città, di cui ancora oggi è un grande tifoso. Nel 2004-2005 inizia a farsi vedere in prima squadra dove ricopre i ruoli di centrocampista avanzato e spesso di centravanti di manovra. L’esordio tra i “grandi” arriva dopo un periodo di apprendistato ad aprile 2005 nel corso del match di campionato contro il Brescia.
Chiusa l’annata con quattro presenze in Serie A, viene riconfermato in prima squadra, dove inizia a ritagliarsi uno spazio importante: al secondo anno le presenze saranno ben venticinque, impreziosite dalle prime due reti tra i professionisti.
Con la maglia della Reggina passerà altre due annate importanti. La prima chiusa con ventidue apparizioni, la seconda con un gol in ventiquattro partite nella storica stagione della salvezza da -11 con Mazzarri in panchina.
Nel 2008 Missiroli passa in prestito al Treviso in Serie B dove gioca con continuità (trentacinque gare e due reti) non riuscendo però a impedire la retrocessione dei veneti. A fine stagione tornerà nell’amata Reggio Calabria dove diventa titolare inamovibile realizzando il proprio record di gol, ben otto.
A gennaio 2011 un altro trasferimento in prestito dopo una prima parte di stagione da ventidue partite e quattro gol. La nuova destinazione è il Cagliari in Serie A. Scelta la maglia numero 23, il calabrese esordirà come titolare nella gara vinta per 2 a 1 contro il Bari regalando ad Alessandro Matri l’assist per il gol del momentaneo 1 a 0.
Ma la storia con la Reggina non è ancora finita. Il terzo capitolo inizia nel 2011 e si conclude a gennaio 2012. Il palcoscenico è ancora una volta quello della Serie B e Missiroli si dimostra uno dei centrocampisti più forti della categoria: per lui ci saranno ben otto gol in appena ventidue presenze.
A gennaio 2012 si apre uno dei capitoli più importanti della carriera del centrocampista: il Sassuolo lo acquista a titolo definitivo e fa di lui uno dei perni della squadra che conquisterà la prima storica promozione in Serie A (stagione 2012-2013), la qualificazione in Europa League e cinque salvezze consecutive, l’ultima delle quali nel campionato 2017-2018 arrivata grazie alla vittoria decisiva contro la Sampdoria. Una gara in cui Missiroli fu uno dei protagonisti assoluti, regalando assist e magie ai compagni.
Ma andiamo con ordine. Al calabrese bastano appena quattro giorni per conquistarsi una maglia da titolare in Emilia e quattro mesi per realizzare la prima rete con i neroverdi nella vittoria per 2 a 0 contro il Crotone. Ma i tifosi si innamoreranno ufficialmente di lui il 18 maggio: sarà sua la rete al 96′ che deciderà la sfida promozione contro il Livorno regalando al Sassuolo la prima storica promozione in A.
Sarà l’inizio di una storia che durerà più di sei anni e chiusa con duecento presenze e diciassette gol.
A luglio di quest’anno il passaggio alla Spal, l’ennesima sfida di una carriera di altissimo livello. Una sfida iniziata nel migliore dei modi in questo inizio 2018-2019 con Missiroli sempre titolare e decisivo nel sorprendente avvio di campionato della squadra di Semplici.
All’allenatore dei ferraresi sono bastate poche partite per innamorarsi delle doti di Missiroli. Mezzala, mediano aggiunto o trequartista, il calabrese ha dalla sua una capacità di adattamento con pochi eguali. Ma soprattutto ha delle doti tecniche ben oltre la media. Basta dare uno sguardo alle statistiche e non fermarsi ai gol realizzati in carriera, comunque molti per un centrocampista: Simone è quasi sempre il primo per assist e passaggi positivi realizzati nelle sue squadre e ha dalla sua una fisicità che gli permette di farsi valere in fase difensiva e nel gioco aereo. Un vero e proprio tuttofare a disposizione di una Spal che vuole continuare a stupire.